Robb Mestiad
LA LEGGENDA DI ROBB MESTIAD:
Robb Mestiad è il quarantanovesimo nonchè attuale Patriarca della Giustizia.Nato nella capitale umana del sud di Adabastion(ora divenuta una repubblica), a 14 anni fece giuramento di devozione alla Chiesa delle Stelle di Aeternus, entrando in breve nel corpo di paladini scelti del castello cittadino, per diventare infine guardia personale del Primo Ministro, che vedeva come una guida. In seguito al Colpo di Stato del 133 D.H. venne tragicamente tradito dal suo mentore, precipitando dalle alte torri di Adabastion in una notte di lampi e fulmini...la caduta lo lasciò infine quasi senza vita sulle sponde del lago Arcanium. Si narra che mentre rimuginava sull'ingiustizia e il tradimento a cui aveva assistito, un immenso fulmine calò sul suo corpo ormai quasi freddo; fra le nuvole tempestose un'ombra enorme si manifestò con una voce simile ad un rombo di tuono, e in quel momento il paladino si risollevò e accettò di rivendicare con le sue forze, il titolo di Patriarca della Giustiza, per fare un giorno ritorno ad Adabastion e affrontare il nuovo tiranno. Giunto al Regno del Nord passarono pochi anni e Robb Mestiad si fece largo tra i ranghi della Giustizia con le sue gesta e fu presto noto a tutti chi fosse degno di occupare il vacante seggio del Patriarca. Si narra che il giorno della sua investitura centinaia di cervi si ammassarono ai cancelli del Giudizio e dieci fulmini colpirono il forte rivestendo per ore le sue statue di scintille elettriche; 10.000 uomini innalzarono le armi inneggiando talmente forte da raggiungere le mura di Castel Krivarnix, con un cervo rampante che si stagliava nel cielo. Sette anni dopo, nuove ed oscure forze nel Sud di Temastria attirarono l'attenzione del primo guerriero di Tar, che decise di intraprendere un viaggio segreto per scoprire quali neri fili muovessero il tutto. Ed è a questo punto della storia che una manciata di eroi destinati a grandi imprese si congiunge, dando origine ad un improbabile gruppo di salvatori che sarebbe divenuto noto alle masse come I Flagelli del Caos. Le sfide affrontate per giungere ad Adabastion si dice fossero degne di leggenda, ed altre avventure ancora, degne dei romanzi scritti dalle menti più brillanti....secondo tali racconti lo stesso Robb finì a lungo bloccato in un limbo a detta di molti, o in un altro piano suggerirono altri, quel che è certo è che durante la sua discesa verso Sud il guerriero del Nord ebbe un incontro chè cambiò la sua vita. Tra gli stenti e le fatiche immani del percorso, il sentiero del Patriarca di Tar si unì quasi all'improvviso al sentiero di un'idilliaca figura, una Santa di tempi antichi, una Guerriera di un altro mondo o una semidea senza tempo narrano ancor oggi i bardi dalle menti più creative. Al di fuori del tempo, e durante una missione cruciale, Robb Mestiad trovò quindi l'amore...e quella che pareva quasi una mitologica figura, è oggi nota a tutti come la Lady della Giustizia o la Dama dorata. Si dice che oltre il piano di Idvaar altre creature dalla potenza innarrabile finirono sul percorso del valoroso gruppo, ma le storie attorno ad esse restano solo remote e silenziose dicerie....Giunti infine d'innanzi all'ostacolo finale, il giovane Patriarca aveva radunato un gran numero di alleati, e davanti ai cancelli di una città corrotta e tramutata in un covo di orrende creature, una grande battaglia ebbe inizio. Mentre il conflitto si consumava nei primi livelli della città, I Flagelli del Caos e i loro più forti alleati raggiunsero la parte più alta della citta-fortezza e fecero irruzione nella sala del trono; il Patriarca fu il primo a mettervi piede nonchè il primo ad assistere ad uno spettacolo raccapricciante. Centinaia di mani umane sostenevano la creatura....svariate decine ne coprivano il torso fino al volto, se volto si poteva ancora chiamare..... un cuore pulsante di un malvagio color cremisi ne aveva preso il posto, protetto da braccia e mani, da pelle e ossa intarsiate di cristalli che parevano rubini usciti dai più profondi inferi. Davanti a lui, Robb Mestiad aveva assistito alla definitiva corruzione di quello che fu per lui il suo più grande mentore: l'ormai vecchio Primo Ministro atylense non c'era più, corrotto anni addietro dai suoi ideali contaminati e ora infine, da un oscuro potere maligno. Lo scontro mando in rovina il castello e il nemico fu sconfitto, ma quando la vittoria sembrava certa, un'ondata di pura magia si staglio dalla sala del trono, portando con sè le anime di qualunque essere vivente nel raggio di miglia e miglia. Cosa accadde in seguito è un segreto custodito dagli Dei...tuttavia, forse in seguito ad un miracolo, si narra che la Matriarca delle Croci d'Argento Lafey Aemistrae offrì la vita per strappare alla morte tutte quelle anime. Quando infine la perfida magia venne scacciata, una nuova battaglia iniziò: i cittadini di Adabastion non combattevano più come mostri, ma come difensori della loro città, invasa improvvisamente, almeno ai loro occhi appena riaperti dopo tanto tempo. Robb non ebbe il tempo di celebrare la vittoria, nè di piangere il sacrificio della Matriarca d'Argento, era arrivato il momento di compiere il suo dovere di Alto Giudice e per questo si affacciò dalle mura del castello rivolgendosi a tutti i sottostanti, ma senza sapere cosa fare realmente finchè......"Devi farti avanti e fermare tutto ciò. In questo momento...LA TUA PAROLA è LEGGE!". Robb Mestiad non sapeva più se si trattasse dei suoi pensieri o della parola del suo Dio, probabilmente entrambe. Il cielo era divenuto tempestoso e il Patriarca della Giustizia semplicemente...parlò. Si dice che da secoli o forse più di mille anni, il SACRAMENTO della Giustizia non si manifestasse, ma in quel momento accadde: l'Alto Giudice richiamò la folla, e fece si che tutti gettassero le armi, e ricordò a tutti i legami di fratellanza e l'inutilità di tanta sofferenza. Migliaia e migliaia di persone furono invitate a smettere di distruggere per ricostruire, a smettere di lottare per "porgere la mano"; e dopo tanto sacrificio, la sacra bilancia di fulmini che si stagliava in cielo, riportò equilibrio e pace ad Adabastion. Si piansero i caduti. Non solo la Matriarca Aemistrae, ma uno dei membri della compagnia, Viridis Aurum, principe bandito di Adamantia, che scomparve durante lo scontro nella fortezza, lasciando un segno di sconforto e amarezza nel Patriarca della Giustizia. I più intrepidi affermano che Tar in persona affrontò e sconfisse le sconosciute creature che trattenevano la famiglia del guerriero nordico, premiando il suo primo discepolo, e dandogli così la possibilità di tornare alla Giustizia, insieme alla donna che divenne sua moglie e insieme ai suoi due amati figli.
Specie
Chiesa/Culto
Età
37
Luogo di Nascita
Adabastion
Children
Residenza Attuale
Giudizio di Tar
Sex
Maschio
Presentation
Di corporatura robusta e asciutta
Occhi
Verdi
Capelli
Rossi scuro
Carnagione
Carnagione bianca di Atylion
Peso
95kg
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