Addio Fjordir x Missione Compiuta x Caccia Selvaggia
Il gruppo rimasto al carro, non vedendo arrivare Fjordir, inizia a spazientirsi, alcuni decidono di riposare, mentre Magnus e Flint restano fuori con Armando. In serata, quando inizia a calare il sole, vedono il compagno di ritorno, ma è diverso. Ha segni di lotta sul corpo, qualche ferita ed è pallido, oltre che tremendamente serio e freddo; dice d’averli trovati, che si trovano al capanno e chiede di seguirlo. Flint chiama gli altri che accorrono tempestivamente, ma le cose precipitano in pochi istanti. Flint capisce che Fjordir è stato maledetto e non è più in sé, quindi magnus prova a colpirlo alla nuca con il suo scettro, ma non cambia nulla; a questo punto Meigon lo intrappola con uno dei suoi incantesimi. Mentre decidono cosa fare, Fjordir continua a farfugliare le stesse frasi, incessantemente e Ki-Yoshi cade nella maledizione. Per sua fortuna (dipende dai punti di vista) Flint lo colpisce e prende fuoco all’istante; il dolore delle ferite lo fa rinsavire, ma Fjordir è ancora ipnotizzato. Magnus chiede a Meigon di interrompere il suo incantesimo, intende immobilizzarlo con una corda e ci riesce, ma Fjordir si libera in men che non si dica e colpisce il capitano con la sua accetta. Ki-Yoshi si fionda sul compagno ingaggiando una lotta, ma ha la peggio e viene ferito anch’egli da un colpo d’accetta; intanto Magnus ha preparato un violento colpo magico e lo scaglia su Fjordir, che esala il suo ultimo respiro. Ban corre al corpo inerme del compagno, ma tutti vengono interrotti dalle guardie di Topdog, hanno assistito alla scena e li arrestano. Vengono portati dal Governatore, che s’infuria come suo solito e chiede loro di muoversi con la missione che hanno accettato.
Una volta liberi, scortati dalla guardia Giovanni, si dirigono alla fattoria dei primi abitanti di Topdog scomparsi. Giunti in prossimità del luogo, studiano il capanno e grazie alle abilità magiche di Magnus, Flint e anche Ban, capiscono che all’interno dell’edificio, si cela una minaccia decisamente sinistra e potente. Il capitano dà l’ordine e Flint incendia tutto. Purtroppo però, non è tanto semplice risolvere il caso e pochi istanti prima, il portone in legno rovinato si era aperto leggermente, lasciando uscire tre ombre molto veloci. Mentre il capanno brucia, non abbassano la guardia, perché sanno che non è finita e infatti, si trovano a fronteggiare tre creature, simili a quelle affrontate qualche notte prima, più una quarta creatura, che è decisamente più temibile. Facendo gioco di squadra, riescono a superare anche questa minaccia e tornano in città da eroi. Il Governatore chiede loro di sostare ancora per un giorno, per essere certi che la minaccia sia stata debellata. Così, alle prime luci del mattino, organizzano il funerale pirotecnico per Fjordir e poi si godono un po’ di meritato riposo.
In piena notte però, il cielo si riempie di nere nubi, con una velocità impressionante e si odono alcune urla di terrore, provenire un po’ dappertutto: è il solstizio d’inverno e sta iniziando la Caccia Selvaggia. Ban, senza esitare, evoca Pako e parte all’inseguimento di alcuni spettri, che stanno tormentando degli uomini impauriti. Intanto Meigon delucida gli altri sull’evento che stanno vivendo, secondo lui doveva essere una semplice leggenda, ma a quanto pare è vera; gli spettri del passato stanno tornando per tormentare i vivi. Al sentire delle parole del compagno, Magnus ha un brivido lungo la schiena e accanto a lui, si materializzano due oscuri spettri, dall’aspetto familiare: sono i rancorosi Diz e Fjordir, che bramano vendetta. Lo scontro è inevitabile, ma ancora una volta, il gioco di squadra salva la situazione; più o meno. Già perché al centro della città, un’enorme massa nera turbinante si sta formando, partendo dalle nubi nel cielo; alzando lo sguardo, si può scorgere Ban al galoppo di Pako, mentre vola verso il gigantesco mostro e tutti pensano sia un folle. Le ferite riportate nei recenti scontri sono tante e nessun altro se la sente di fronteggiare ulteriori pericoli, quindi si rintanano dentro il carro, mentre Ban rimane solo, a combattere il nemico, nettamente superiore a lui.
Nonostante l’inferiorità, Ban sembra cavarsela, ma più danneggia il mostro, più questo diventa aggressivo e pericoloso. Intanto il Governatore supplica Magnus di intervenire con la sua Squadra, la città sta collassando e promette una lauta ricompensa: 10.000 monete d’oro a testa. Alla fine si lasciano convincere e corrono in aiuto del compagno, che però, dopo poco, cade dalla sua cavalcatura e finisce a terra, privo di sensi. Ad un passo dalla disfatta, Magnus scaglia uno dei suoi micidiali colpi magici e pone fine ai problemi di Topdog. Vengono tutti ricompensati a dovere dal Governatore, che ringrazia in particolar modo Ban, per il suo coraggio. Dunque si preparano per partire verso il passaggio sotterraneo che conduce a Numenor, per risolvere anche la seconda missione. Decidono di lasciare il carro e Armando a Topdog, per non rischiare troppo; torneranno a missione compiuta per recuperarli.
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