La Serpe x Magnus x Il Testicolo di Meigon
Si riprende in compagnia di Kocharan diretti al Remo Marcio, mentre tutti insieme esaminano la missione e le loro possibilità. Kocharan e Lazav entrano in locanda e ci rimangono fino alla mattina seguente, per poter individuare il viaggiatore che possiede lo scrigno di Jannis. Intanto gli altri tornano all’Albero Maestro, ma Sally ha sempre più fame e sonno, mentre Ki-Yoshi è un po’ scontroso.
Passa la notte e Sally si sveglia ancora più tardi del giorno precedente, mentre il tipico temperamento mite di Ki-Yoshi sembra ormai un ricordo. Nell’attesa Meigon ha ricevuto un messaggio da Kocharan, in cui espone il piano per recuperare lo scrigno. Seguono le sue indicazioni alla lettera e sebbene il piano A si riveli sterile, il piano B funziona alla grande, con Sally che seduce il viaggiatore e Lazav che trafuga lo scrigno.
Vanno poi da Jannis che congela l’entusiasmo con dichiarazioni shock, tanto spiazzanti che Meigon perde di lucidità e si trova a ragionare sui fatti, senza però conoscerli a pieno e sprofondando in uno stato di trance cosciente.
A quanto pare la serpe sa del loro incarico con la chiave e il recupero dello scrigno non era una missione di selezione, perché non c’erano squadre fra cui scegliere. In più Kocharan rivela la sua identità segretissima: è Charanko, un evaso dalle carceri del Tribunale di St Cuthbert, e lavora con Jannis.
Danno al gruppo la ricompensa pattuita, ma vogliono la chiave di Jerome. Sally però s’impunta, vuole riscuotere a pieno la ricompensa, compreso il favore pattuito e chiede informazioni su dove si nascondano i KKK. Jannis si dichiara disposta a dargliele ma vuole prima la chiave.
Lo stallo non si smuove e dopo qualche battuta di troppo le luci si spengono, portate via da una ventata gelida. Sally è reattiva e attacca Jannis che però risponde riducendola in fin di vita. Lo scontro si preannuncia complicato e così è, ma superano anche questa.
Purtroppo la loro "gioia" dura poco, perché una voce familiare li interrompe; è Magnus. Dalle finestre si fiondano due figure incappucciate, che una volta dentro si liberano dei mantelli lanciandoli via; uno dei due è il viaggiatore a cui hanno rubato lo scrigno. Magnus fa le presentazioni, introducendo i suoi due "amici" o le sue "garanzie": Randal (quello dello scrigno) detto il terrore dei barbari e Obadaia, detto il cacciatore di fedeli. Vogliono lo scrigno e la chiave, in cambio promettono di lasciarli andare con ciò che cercavano da Jannis (la mappa).
Ovviamente le cose vanno storte e fuggono tutti, coperti da Kodak e Curian che bloccano l’uscita. Purtroppo la fuga dura qualche metro, nemmeno sufficiente ad uscire dalla reggia. Un tipo dalla folta chioma rossa folgora tutti con una violenta scossa e solo Lazav rimane vigile. Intanto Kodak e Curian vendono cara la pelle, ma cadono sotto i poderosi colpi di Randal e Obadaia. Infine Magnus umilia Lazav, prende ciò che voleva e se ne va con i suoi nuovi compagni, lasciando i vecchi senza sensi.
In qualche modo si torna all’Albero Maestro, ma i guai non sono finiti. Jerome li ha trovati ed è a dir poco incazzato. Fortunatamente la situazione prende una svolta interessante: Jerome si occupa di recuperare più informazioni possibili su dove trovare la banda KKK, mentre gli altri sistemano la faccenda con il Campione; poi si rincontreranno e Jerome dirà loro ciò che ha scoperto, ma in cambio dovranno fargli un favore.
Stranamente poi, tutto procede come previsto; o quasi. Il Campione decifra la mappa e indica la via da percorrere per perorare la Causa, mentre Jerome riporta un punto nel Nioavellir, situato a sud-ovest dal Monte Edna; in cambio chiede di recuperare per lui un tomo, un antico tempio di Kord, sperduto fra i Monti Verdi a nord della Foresta degli Scalzi. Ma veniamo al "quasi"; a quanto pare, ben tre membri della Squadra sono stati maledetti e si parla degli ottimi Ki-Yoshi, Sally e Kodak. Quest’ultimo è in stato di paralisi totale, ma rimane cosciente, mentre Sally è ormai in coma profondo e Ki sta lentamente diventando un figlio di puttana degno di Caracas.
Grazie alla Magia di Meigon, si scopre come poter annullare le maledizioni e dopo aver liberato Sally, colpendola con un fulmine, si è arrivati a far mangiare a Ki uno dei testicoli di Meigon, in versione Minotauro; ma questa è un’altra storia. Kodak si è ripreso in autonomia, ma è ancora maledetto e si teme possa crollare da un momento all’altro. L’unico modo per rompere il sortilegio è fargli ingerire l’Artinica, una pianta quasi leggendaria e dalle proprietà curative eccezionali, che si dice cresca da qualche parte nel Nioavellir.
Passa la notte e Sally si sveglia ancora più tardi del giorno precedente, mentre il tipico temperamento mite di Ki-Yoshi sembra ormai un ricordo. Nell’attesa Meigon ha ricevuto un messaggio da Kocharan, in cui espone il piano per recuperare lo scrigno. Seguono le sue indicazioni alla lettera e sebbene il piano A si riveli sterile, il piano B funziona alla grande, con Sally che seduce il viaggiatore e Lazav che trafuga lo scrigno.
Vanno poi da Jannis che congela l’entusiasmo con dichiarazioni shock, tanto spiazzanti che Meigon perde di lucidità e si trova a ragionare sui fatti, senza però conoscerli a pieno e sprofondando in uno stato di trance cosciente.
A quanto pare la serpe sa del loro incarico con la chiave e il recupero dello scrigno non era una missione di selezione, perché non c’erano squadre fra cui scegliere. In più Kocharan rivela la sua identità segretissima: è Charanko, un evaso dalle carceri del Tribunale di St Cuthbert, e lavora con Jannis.
Danno al gruppo la ricompensa pattuita, ma vogliono la chiave di Jerome. Sally però s’impunta, vuole riscuotere a pieno la ricompensa, compreso il favore pattuito e chiede informazioni su dove si nascondano i KKK. Jannis si dichiara disposta a dargliele ma vuole prima la chiave.
Lo stallo non si smuove e dopo qualche battuta di troppo le luci si spengono, portate via da una ventata gelida. Sally è reattiva e attacca Jannis che però risponde riducendola in fin di vita. Lo scontro si preannuncia complicato e così è, ma superano anche questa.
Purtroppo la loro "gioia" dura poco, perché una voce familiare li interrompe; è Magnus. Dalle finestre si fiondano due figure incappucciate, che una volta dentro si liberano dei mantelli lanciandoli via; uno dei due è il viaggiatore a cui hanno rubato lo scrigno. Magnus fa le presentazioni, introducendo i suoi due "amici" o le sue "garanzie": Randal (quello dello scrigno) detto il terrore dei barbari e Obadaia, detto il cacciatore di fedeli. Vogliono lo scrigno e la chiave, in cambio promettono di lasciarli andare con ciò che cercavano da Jannis (la mappa).
Ovviamente le cose vanno storte e fuggono tutti, coperti da Kodak e Curian che bloccano l’uscita. Purtroppo la fuga dura qualche metro, nemmeno sufficiente ad uscire dalla reggia. Un tipo dalla folta chioma rossa folgora tutti con una violenta scossa e solo Lazav rimane vigile. Intanto Kodak e Curian vendono cara la pelle, ma cadono sotto i poderosi colpi di Randal e Obadaia. Infine Magnus umilia Lazav, prende ciò che voleva e se ne va con i suoi nuovi compagni, lasciando i vecchi senza sensi.
In qualche modo si torna all’Albero Maestro, ma i guai non sono finiti. Jerome li ha trovati ed è a dir poco incazzato. Fortunatamente la situazione prende una svolta interessante: Jerome si occupa di recuperare più informazioni possibili su dove trovare la banda KKK, mentre gli altri sistemano la faccenda con il Campione; poi si rincontreranno e Jerome dirà loro ciò che ha scoperto, ma in cambio dovranno fargli un favore.
Stranamente poi, tutto procede come previsto; o quasi. Il Campione decifra la mappa e indica la via da percorrere per perorare la Causa, mentre Jerome riporta un punto nel Nioavellir, situato a sud-ovest dal Monte Edna; in cambio chiede di recuperare per lui un tomo, un antico tempio di Kord, sperduto fra i Monti Verdi a nord della Foresta degli Scalzi. Ma veniamo al "quasi"; a quanto pare, ben tre membri della Squadra sono stati maledetti e si parla degli ottimi Ki-Yoshi, Sally e Kodak. Quest’ultimo è in stato di paralisi totale, ma rimane cosciente, mentre Sally è ormai in coma profondo e Ki sta lentamente diventando un figlio di puttana degno di Caracas.
Grazie alla Magia di Meigon, si scopre come poter annullare le maledizioni e dopo aver liberato Sally, colpendola con un fulmine, si è arrivati a far mangiare a Ki uno dei testicoli di Meigon, in versione Minotauro; ma questa è un’altra storia. Kodak si è ripreso in autonomia, ma è ancora maledetto e si teme possa crollare da un momento all’altro. L’unico modo per rompere il sortilegio è fargli ingerire l’Artinica, una pianta quasi leggendaria e dalle proprietà curative eccezionali, che si dice cresca da qualche parte nel Nioavellir.
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