Nuovo Capitano x Guardiano degli Spiriti x Arrivederci Sylas
Da membro dei dodici, Sir Loras sa di non poter più guidare la Squadra Omega sul campo. Appena trova il momento adatto, comunica al gruppo la sua decisione. Com'era prevedibile, Faltir non la prende benissimo, ma in qualche modo Lance riesce a tenerlo a bada. La sera stessa, si tiene una cena da Eladrin, per festeggiare la promozione di Loras ed eleggere il nuovo capitano della Squadra: Lance (su raccomandazione del Capitano uscente).
Nei giorni seguenti, Lance, Magnus, Faltir e Fjordir, partono verso il confine nord della Foresta Azif, con la speranza di riportare in vita Sylas. Una volta giunti dinnanzi all'immensa foresta, come da indicazioni, Faltir urla il richiamo "TRILUSSA!" e in men che non si dica, giunge un corvo dall'interno della foresta, accompagnato da una folata di vento. Sul confine si trasforma e saluta gli ospiti; è Trilussa.
la Squadra segue Trilussa nella fitta foresta, fino ad un antro, al centro del quale si erge un enorme salice. Avvicinandosi, notano un dettaglio al quanto particolare: c'è un uomo, vecchio e deperito, incastonato nellla corteccia della pianta; è vivo e si presenta. È il Guardiano degli Spiriti, che con una magia, porta tutti in un altro luogo, simile al precedente, ma molto più tetro. La luce scarseggia, l'aria è rarefatta, tutto attorno si nota come come le piante siano in decomposizione, ma anche immobili, non si muove una foglia; sembra che tutto sia in una sorta di stasi, ad un passo dalla morte. Il Guardiano dice di averli portati del regno degli spiriti e chiede loro un favore, in cambio proverà a far tornare Sylas dal regno dei morti.
La Squadra dovrà recuperare un servitore del Guardiano, un folletto di nome Squagh. È stato rapito dai Davnos, che utilizzano impropriamente il Regno degli Spiriti, a loro piacimento, per nascondersi. Senza Squagh però, non potranno più viaggiare fra i piani. Il folletto infatti è molto prezioso, è in grado di produrre la materia con cui vengono aperti i portali fra il piano materiale e il luogo in cui si trovano ora.
Il Guardiano indica loro una direzione, quindi Trilussa si sdoppia ed entrambe le sue metà prendono la forma di un golem di pietra, familiare al gruppo; un golem identico li ha già aiutati nella Foresta della Solitudine, vicino a Lonetress. La Squadra giunge dinnanzi ad una roccaforte in rovina, assieme agli alleati rocciosi. La fortezza è pattugliata da alcune guardie Davnos, ma grazie ad una buona strategia, la Squadra riesce ad attirare i nemici nella foresta, dove hanno vita breve. Una volta dentro, superano senza problemi le difese nemiche e trovano in breve Squagh; loro malgrado, capiscono che la materia con cui funzionano i portali è tratta dalle feci dell’ostaggio. Tratto in salvo il buffo e scorbutico folletto, decidono di allontanarsi e fare ritorno dal Guardiano.
Lui li ringrazia e tiene fede alla parola data, quindi chiede agli ospiti di inginocchiarsi e chiudere gli occhi. Quando li riaprono, Sylas è di fronte a loro. Gli avventurieri riabbracciano il compagno e ringraziano il Guardiano, quindi Trilussa li invita ad oltrepassare un portale, che li riporta direttamente al di fuori della foresta, sul piano materiale.Dopo aver oltrepassato il portale però, i ricordi di tutti non sono più gli stessi; non ricordano nulla del Guardiano e del Regno degli Spiriti, sono convinti che Trilussa abbia riportato in vita Sylas. Contenti del risultato, si mettono in marcia verso Valinor, ma Sylas, approfittando di una pausa, comunica a tutti che non potrà più viaggiare con loro. Ha capito d’essere tornato indietro per un compiere un compito ben preciso, al quale non può e non vuole sottrarsi. Non spiega molto ai compagni, se non che dovrà salvare il Regno efico dai suoi aguzzini: Aegnor e Morthond. Tutti salutano Sylas e le strade si dividono.
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