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Rapimento x Uova x Lingua Insanguinata

Giunto il mattino, gli Avventurieri si riuniscono ad un tavolo per la colazione, ma Thomund, il gestore della locanda, ha qualcosa da dire. Molto infastidito dagli eventi recenti ad opera di Faltir, intima a Loras di tenerlo a bada. Non molto felice del richiamo, il Capitano fa un discorsetto ai suoi uomini, dopo di ché, vanno in Gilda. Accettano un incarico: scortare il Sig. Sturgill Butler a Pelagrir, città portuale molto importante per il commercio del Regno. Dalle presentazioni, apprendono della parentela fra l'uomo e il proprietario delle Banche Butler, ente finanziario più grande del Regno. Sturgill è di fatto il nipote del Nobile Butler, ma ha deciso di prendere le distanze dalle sue origini e provare a farcela con le sue forze. Ha aperto una piccola impresa mercantile e almeno per ora, gli affari vanno a gonfie vele. L’unico problema riguarda proprio il suo cognome. Durante gli innumerevoli viaggi di lavoro, è spesso preda di Banditi intenzionati a rapirlo, per ottenere un ingente riscatto. Proprio per questo, si fa sempre scortare; durante l’ultimo scontro però, i suoi uomini sono stati gravemente feriti e dovendo ripartire con urgenza, ha chiesto aiuto alla Gilda.

Durante il tragitto, Loras e Sturgill capiscono di avere molto in comune e stringono un forte legame d’amicizia. Purtroppo il mercante viene rapito da alcuni Predoni, ma la Squadra non si dà per vinta. Seguono le tracce dei malviventi fino al loro covo e riescono ad intrufolarvisi. Qui combattono contro molti nemici e sconfiggono colui che sembra esserne il capo. Dal cadavere dell’uomo, Loras recupera una spada molto particolare, realizzata con tecnica sopraffina.

Dopo aver liberato il Sig. Butler, Magnus ha una strana conversazione, in segreto, con un Elfo malandato, rinchiuso in una cella, che chiede di salvare una certa Grace. Gli Avventurieri danno un’occhiata qua e là nel covo. Loras riesce a trovare un passaggio sotterraneo, che lo conduce ad un immenso tesoro, probabilmente le refurtive dei Banditi. Dentro ad un forziere, troverà un medaglione che gli causa inquietudine e un pugnale cerimoniale, con incisioni che solo lui riesce a decifrare “Campione”. Entra anche in possesso di un simbolo, realizzato in metallo, ma arrugginito. Questo rappresenta un occhio, dal quale fuoriescono molti tentacoli, racchiuso in un cerchio.

Con Sturgill in salvo, un gran tesoro e il cadavere in decomposizione del capo dei banditi, arrivano a Pelagrir; città natale di Lance. Salutano il mercante, che vuole ricompensarli a dovere e dona loro una grande pietra, molto particolare, a detta sua di gran valore. Consegnano la refurtiva alla Gilda e ne ricavano una buona somma. Intanto Faltir porta il cadavere all’Ufficio del Tribunale ed ottiene anch’egli una lauta ricompensa. Trascorrono qualche giorno in città, per svolgere alcune commissioni prima di tornare a Valinor.

Alloggiando alla rinomata locanda “Il Boccale Aspro”, conoscono Tuono, un mezz’orco che gestisce il locale, e i suoi aiutanti Goblin, simpatici, ma maldestri. Lance finisce in ospedale per problemi di stomaco e purtroppo, perde i sensi nei suoi liquami. Faltir ha qualche problema con un uovo della colazione e rompe un tavolo, finendo per litigare con Tuono; lite che gli costerà un braccio rotto, ma gli farà guadagnare un nuovo amico, Reverus (un Drago Fatato). Loras, Magnus e Sylas invece, attirano un po’ troppa attenzione; si dirigono in Banca molto spesso e depositano ogni volta, grandi quantità di denaro. Vengono avvicinati da alcune guardie e finiscono dallo Sceriffo, il quale, molto seccato, dispensa consigli su come non farsi arrestare e raccomanda loro di non farsi più vedere nel suo ufficio. Nel frattempo, Lance si è ripreso e torna in locanda, dove soccorre Faltir, svenuto al suolo. Torna in ospedale con l’amico, che viene curato, ma uscendo si scordano di pagare per il servizio e vengono avvicinati anche loro, da alcune guardie. Per fortuna, riescono a non fare la fine dei compagni e pagano il conto.

Si riuniscono tutti in piazza, dopo le rispettive disavventure e decidono di ripartire. Il viaggio procede in tranquillità, ma mentre medita, Sylas ha un contatto al quanto bizzarro. La voce sconosciuta di una donna, presumibilmente anziana, è entrata nella sua testa: "Araton, il Campione dei Guardiani, la Lancia Primordiale. Fra le nuvole, dove nasce il blu; recati lassù, se vuoi saperne di più.". L'indovinello incuriosisce l’Elfo, che non aveva mai pensato d'essere speciale, fino a quel momento. Quando sono ormai vicini a Valinor, s’imbattono in una carovana sotto l’assedio di tre malviventi. Un uomo sta combattendo per difenderla e la Squadra corre in suo aiuto, sbaragliando con facilità i nemici. L’uomo si presenta, è Sir Munda, famoso Cavaliere in pensione, pluridecorato, ora proprietario della Sir Munda Diligenze; l’impresa di trasporti più famosa del Regno. Sta trasportando in segreto, un pericoloso criminale di nome Kayn, capo della Lingua Insanguinata, un gruppo di mercenari molto pericolosi. Gli uomini che stavano assaltando la carovana probabilmente, erano stati assoldati per liberarlo; anche se il tentativo si è rivelato stranamente vano, considerata la potenza dell’organizzazione criminale.


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