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Strega x Cinghiale x Mischia

La sera stessa del loro ritorno in città, Sylas si congeda dai compagni a tempo indefinito. Ha delle questioni personali da risolvere; vuole scoprire cosa volesse dire la voce nella sua testa. Decide di partire in piena notte, intanto il resto del gruppo riposa in locanda. Thomund ha ceduto alla Squadra il Tugurio; ora è la loro dimora, ancora da sistemare, ma non c’è male.

Sylas si dirige verso il Lago dei Sussurri, in cima alle montagne, fra Valinor ed Arnor. Il territorio è molto pericoloso, la zona brulica di Troll e Bestie Magiche minacciose. Seppur con qualche difficoltà, grazie alle sue abilità, riesce a muoversi senza dare nell’occhio e giunge sulla riva del Lago dove, la stessa voce che lo aveva guidato fin lì, ora gli indica una grotta.

Nel frattempo, il resto del gruppo ha accettato una missione segreta, per conto di Thomund: Recarsi in una foresta, sulle montagne a nord di Valinor, per scovare un rarissimo cinghiale, la cui carne è ricercatissima. La caccia è complicata, inizialmente non trovano tracce del Cinghiale, ma con un po’ di pazienza, riescono a stanarlo nel mezzo di una radura. Lo attaccano, tentando di accerchiarlo, ma vengono colti di sorpresa da altri due cinghiali simili. In breve, la battaglia volge a loro sfavore, ma un misterioso aiutante salva la situazione (scopriranno in seguito, di aver conosciuto l’Eremita Bob). Grazie al suo contributo, riescono ad uccidere i tre Cinghiali, ma senza nemmeno avere tempo per presentarsi, l’uomo scompare.

Nella grotta, Sylas nota molti pittogrammi antichi, probabilmente ciò che rimane delle prime civiltà apparse su Midhgard. Queste opere murali rappresentano inizialmente, la nascita della vita e in seguito, la diversificazione della stessa, causa dei primi conflitti. Alcuni elementi catturano la sua attenzione e riesce a comprendere il significato di qualche pittogramma:

  • nove animali che sembrano vegliare sul mondo;
  • un conflitto eterno fra un popolo, a stretto contatto con la natura e un altro, nato in un secondo momento, con l’avvento di ali piumate, che sembrano aver scacciato i nove animali guardiani;
  • la divisione interna dei due popoli e le differenti modalità di affrontare il “problema” (i primi accettarono la diversità, mentre i secondi la debellarono
  • il contributo dei nove animali guardiani nell’ultimo grande conflitto, vinto dal popolo dei boschi;
  • l’ultimo pittogramma, visibilmente più recente, raffigurante un abitante dei boschi pugnalato al petto, seguito da una scritta, per lui, indecifrabile.
Finite la rappresentazioni, viene attaccato da una creatura molto alta, orripilante, è la Strega Annis. Per fortuna, Sylas non è solo; un abile e bizzarro Cavaliere e il suo, altrettanto particolare, scudiero giungono in suo soccorso. Grazie all’aiuto dei due combattenti roditori, la Strega viene sconfitta e il Cavaliere, Sir Geronimo, la decapita. Quando apprende che l’Elfo proviene da Valinor, gli consegna una lettera da consegnare ad un certo Sir Pelleas (mentore del Capitano Loras). Nella grotta, Sylas recupera un altro pugnale, uguale a quello recuperato da Loras, così come per il medaglione. Trova anche un discreto bottino e un particolare arco bianco, accanto ad una faretra contenente frecce dello stesso colore.

Dopo che Lance ha abilmente recuperato la carne dai cinghiali, il resto della Squadra fa ritorno a Valinor; vengono pagati da Thomund e si preparano per la serata in Locanda. Purtroppo le cose non vanno come previsto. Loras s’invaghisce di Dacia, bella commerciante di oggetti magici, e la invita a cena in locanda. Avendo ormai imparato a conoscere i suoi uomini, decide di mandarli altrove, per non essere disturbato durante l’appuntamento galante. Convince Magnus, Lance e Faltir a recarsi sulle mura per un pattugliamento straordinario, ma una volta lì, vengono arrestati dalle guardie cittadine. Una serie di eventi, porterà Archie Battista a farli liberare, mentre Loras verrà sodomizzato da Dacia. Tutto tornerà alla normalità in un paio di giorni, in tempo per il ritorno di Sylas e l’assegnazione di un nuovo incarico per Eladrin. Certo è che certi eventi lasciano il segno.

L’indomani mattina, svolgono alcune commissioni in città e scoprono che i medaglioni recuperati dai banditi e dalla strega (rappresentante un occhio, dal quale escono molti tentacoli, racchiuso in un cerchio) è il Simbolo di Dagon. Questo artefatto fa riferimento all’Ordine di Dagon, un’organizzazione religiosa esistita anni prima, con l’intento di rovesciare l’ordine mondiale, a favore degli Dei Antichi; gli stessi sconfitti dagli attuali Dei, prima che si proclamassero portatori di pace e prosperità.

Archie comunica al gruppo che a breve, dovranno partire per consegnare una lettera, ad un amico di Eladrin, tale Danny Glover. Andranno alla volta di Eydor, un castello sfarzoso, utilizzato per lo più per eventi speciali. Di lì a poco infatti, si terrà l’annuale Festival dei Cavalieri, una delle ricorrenze più attese in assoluto. Purtroppo però, altre disavventure attendono la Squadra di Eladrin prima della partenza.

Una sera, Faltir decide di dover fare penitenza e si mette a correre per il perimetro di tutta Valinor. La “corsetta” durerà circa un paio d’ore; nel frattempo, i compagni andranno a riposarsi. Di ritorno dalla penitenza, viene bloccato da due guardie, il Sig. LaMinchiaCheSeLoPorta e il Sig. IlCazzoCheTiRompeIlCulo. I due cercano di ricattare Faltir, che trova tutto molto oltraggioso e si ribella. Dopo una breve lotta, viene trascinato in gatta buia, dove trascorre la notte, imbavagliato e legato come un salame. L’indomani, in locanda, tutti si accorgono della sua assenza ed iniziano le ricerche. In tutto ciò, Loras finirà dietro le sbarre, con una spalla rotta, per aver oltraggiato il Sergente, tale Sig. PezzoDiMerda. Sarà nuovamente Archie a risolvere tutto, colloquiando con Murtagh, il Capitano delle Guardie Reali.

Superata anche questa, finalmente partono tutti per Eydor. Imboccano la strada più breve, che passa per il cuore di una grande foresta. Qui, vengono attaccati ripetutamente da alcune strane bestie, simili a nutrie, ma dall’aspetto rivoltante. Inoltre, notano uno strano colore, nell’acqua dei ruscelli che incontrano; sono diventati viola. Non danno troppo peso agli avvenimenti, sebbene abbiano catturato a pieno la loro attenzione, e vanno spediti verso il Castello; hanno una missione da completare. Giunti ad Eydor, trovano Glover e consegnano il messaggio. La cittadella è in subbuglio per i preparativi del Festival e gli Avventurieri scoprono con stupore, d’essere stati iscritti al torneo di Mischia, che si terrà proprio in occasione del Festival dei Cavalieri; saranno la Squadra del Nobile Eladrin.

Un po’ contrariati, ripartono verso Valinor, ma nel mezzo della foresta, devono soccorrere due Avventurieri, impegnati in un intenso scontro, contro le stesse creature incontrate all’andata. A battaglia finita, accettano di aiutare i due a scovarne il covo, per debellare la minaccia. In breve, trovano l’origine del problema: un enorme cristallo viola, nel cuore della foresta, che sembra corrompere tutto ciò che lo circonda. È circondato da centinaia di bestie, sarebbe impossibile annientarle tutte, per di più continuano a nascerne. Il gruppo ha l’intuizione di colpire il Cristallo che, una volta distrutto, provoca la morte delle bestie, mentre tutto intorno torna all’originaria tranquillità. Landry Jones, uno dei due Avventurieri incontrati, cerca di raccogliere un campione del cristallo, ma viene pervaso dal suo potere e perde un braccio.

Tornati a Valinor, scortano in ospedale Tilda Swinton (l’altra Avventuriera) e il corpo di Landry, privo di sensi. Infine fanno rapporto ad Archie, che chiede loro di non allontanarsi troppo nei giorni a venire.


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