Rifugio dell'Albero Madre

La foresta nota come Rifugio dell'Albero Madre sorge ad sud-est del continente principale di Gliseah. Creata dal dio della natura ospita nel suo cuore l'Albero Madre, nelle cui radici sorgeva un portale con cui i campioni prescelti potevano comunicare con il dio stesso.
A seguito della guerra iniziata da Re Garog degli orchi, gli abitanti della foresta subirono ingenti perdite. Gran parte del territorio a nord venne disboscato con l' avanzare degli orchi e le perdite degli abitanti che risiedevano nella foresta, della fauna e della flora furono innumerevoli.
Enril, la campionessa del dio della natura si scagliò in una battaglia sanguinaria nella piana delle lacrime. Malgrado l'enorme svantaggio numerico Enril  uccise non solo Re Garog , ma anche 4000 altri orchi, perdendo però la vita nel frattempo. Si narra che alla sua morte un gemito iniziò a diffondersi nell'aria, propagandosi per tutto il continente.
Le navi degli orchi che volevano arrivare all'Albero Madre vennero quindi tranciate in due e affondate da enormi tartarughe primordiali, considerate estinte da ere, risvegliatesi a causa della blasfemia degli orchi.
Gli orchi infine arrivarono all'albero madre e per vendicarsi del loro re distrussero il portale del dio e cominciarono a colpire l'albero con le asce, estraendone la linfa. Quando la salvezza sembrava impossibile in cima all'Albero Madre grazie al sistema di teletrasporto creato secoli prima dall'Arcimaga Deliana arrivarono molti tra i più potenti druidi di tutto il continente, richiamati dal gemito causato dalla morte di Enril. Grazie a questo inaspettato ma decisivo intervento gli orchi furono scacciati prima che potessero creare danni irreparabili all'Albero Madre.
Non fu comunque un lieto fine. Per autodifesa nella parte nord del bosco la natura fece germogliare un infinità di piante velenose e senzienti e temibili predatori si spostarono in quella zona, rendendola inabitabile. Dopo la distruzione del portale del dio della natura non venne eletto un nuovo campione, e ad oggi la situazione rimane tale.