Ura, Ora e Ara
Ura, Ora e Ara sono tre fratelli.
Nati da una famiglia benestante, sognavano sin da giovani di esplorare il mondo, abbattendo creature colossali e venendo riconosciuti da tutti come degli eroi non solo della Fortezza di Boragar ma del piano intero.
Ura, il primogenito, è spesso riservato.
Sfoggia una spada elettrica e uno scudo che sembra emettere e assorbire il calore come se avesse vita propria.
Adora passare il tempo nel silenzio meditando, o almeno... questo è ciò che preferirebbe.
Ora, il secondogenito, è il più attivo del trio. Spesso si caccia nei guai, compiendo scherzi e creando situazioni in cui domina la confusione.
Dalla sua nascita è sempre stato seguito e spesso rimproverato da Ura.
Non si stanca mai ed è sempre alla ricerca di emozioni forti.
La sua arma, un martello che emette vapore da uno dei due lati, è un capolavoro di ingegneria. Non esiste al mondo una cosa simile.
Ara, la più giovane dei tre, è la più equilibrata del gruppo.
Malgrado la "giovane" età sembra la più matura del gruppo.
Cerca spesso di trovare un compromesso tra Ura ed Ora, preferendo la pace; quando questo si rivela ogni volta impossibile a causa del caos creato da Ora in qualsiasi posto vadano, si vede costretta assieme al primogenito ad adoperare le sue armi: due pistole a pietra focaia e un archibugio grande quasi quanto lei. Tutte e tre le armi da fuoco emettono una strana luce alla fine della canna.
Il trio è estremamente unito.
Sacrificherebbero la vita piuttosto che abbandonare le loro armi, creazioni della loro zia Era, rappresentante della gilda dei fabbri, che considerano come una seconda madre.
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