Hajman
“In pochi sono sopravvissuti per ricordare quel che è successo 120 anni fa, quando l’equilibrio e l’integrità della nostra casa, che gli antichi chiamarono Hajman, vennero messi alla prova. Io ero solo un ragazzo, quando vidi il nostro mondo finire. Hajman è stata la splendida e accogliente dimora di tutti i popoli: tutti vivevano sereni e le civiltà progredivano sotto lo sguardo dei Tredici Dei. Ma le più ricche e floride di tutte erano le Città Compagne, la lega mercantile di cui noi eravamo fra i più illustri membri. Sotto la furia divina dell’Ur-Kraken, caddero tutte, mentre i mari che un tempo ci univano divennero la patria dei suoi mostri e dei suoi fanatici. Le nostre campagne furono prese d’assalto da bestie feroci e orrori senza nome. Anche fra le mura di questa città, nessuno era al sicuro dalla carestia e dal caos imperanti. Oggi solo Rhelenia rimane. Isolati dal resto del mondo e dai nostri antichi alleati, abbiamo trovato la forza di resistere e di accogliere coloro che fuggivano dai mostri e dalle catastrofi che hanno sconquassato le fondamenta di Hajman. Ma oggi siamo pronti a ripartire: a varcare i confini, a sfidare gli elementi, a ritrovare ciò che abbiamo perduto e riprendere ciò che ci è stato tolto. Tutti noi, dal primo all’ultimo, siamo dei sopravvissuti! E dalle ceneri del nostro passato ricostruiremo un futuro radioso, grazie ai valorosi che oggi accettano di sfidare l’ignoto e gli orrori che hanno inghiottito Hajman! Avanti, avanguardie di Rhelenia, araldi della nuova era!”
- Torquin Defiros, Signore di Rhelenia. Discorso di Capodanno agli avventurieri in partenza per Maveria
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