Sessione 5 - La Cena del Fanciullo
I Protagonisti giungono alle rovine della vecchia magione Ritter...
General Summary
Intenzionato a voler dare un'occhiata alle vestigia della vecchia residenza della famiglia Ritter, il gruppo continua a seguire il sentiero fin sulla sommità della collina davanti a sè, arrivando, dopo aver superato il bosco, in prossimità di ciò che rimane della magione. Una recinzione arrugginita ed un grande cancello in ferro ormai abbattuto delimitano il confine della residenza con la boscaglia circostante che lentamente si dirada nelle sue vicinanze lasciando spazio a quello che una volta doveva essere un vasto giardino. Quest'ultimo, ormai, non è altro che una spoglia radura caratterizzata da un'accozzaglia caotica di arbusti ed erbacce circondanti l'intero edificio. Non resta più nulla di ciò che doveva essere un lussureggiante parco di fiori colorati e profumati. Varcando il cancello tra il gracchiare di numerosi corvi che volano via dai ruderi spaventati dall'arrivo del gruppo, quest'ultimo, avvicinandosi progressivamente all'edificio, può scorgerlo meglio. Sebbene la sua struttura principale sia per la maggior parte ancora in piedi, è facile notare come sia fatiscente, crollata e pericolante in più punti. Le vetrate delle grandi finestre sono tutte mancanti o infrante, minacciose chiazze di fuliggine nera macchiano un pò ovunque i muri esterni ed ampie porzioni dell'edificio presentano pericolose crepe. Se fino a qualche anno prima doveva essere stata imponente e maestosa, simbolo del potere e della ricchezza dei Ritter in quella zona, adesso la magione trasmette a chi la guarda soltanto tristezza e malinconia, un doloroso ricordo di ciò che era e non può più essere. Nonostante la situazione infonda in loro una certa inquietudine somigliando da vicino allo scenario ed alle sensazioni provate all'esterno della Casa del Lamento, il gruppo prosegue raggiungendo l'ingresso dell'edificio. Questo, sebbene tremendamente sfigurato dall'incendio, palesa ancora una traccia della sua passata grandiosità. Una grande scalinata in pietra, infatti, compenetrandosi con una sorta di balconata decorata da una coppia di fontane ormai asciutte e rovinate, conduce fino ad un grande portone in legno che da accesso all'interno della struttura. Le scale sono però logorate in più punti, mancanti di gradini ed invase dall'umidità e dal muschio mentre anche la balconata è alquanto danneggiata così come il portone è per metà abbattuto, permettendo un facile passaggio. Dopo aver dato una rapida occhiata all'esterno, il gruppo decide di entrare nella struttura trovandosi di fronte un ampio atrio nel quale, grazie al disfacimento della facciata, filtra qualche sparuto raggio di sole. Il pavimento, danneggiato in numerosi punti, conserva ancora al centro un intricato mosaico al di sopra del quale è posizionata una statua che ritrae quello che sembra un bambino, accovacciato a terra, dotato di grandi ali piumate ripiegate sulla propria schiena. Svariate porte, alcune ancora in piedi ed altre abbattute, si aprono sulla stanza che risulta per buona parte occupata da una grande scalinata. Quest'ultima, poco oltre la sua metà, si divide in due rampe le quali conducono ad una blaconata al piano superiore. La rampa sinistra, tuttavia, è crollata e così facendo ha aperto un varco nel muro retrostante dell'atrio. E' proprio lì che Goldrick si dirige per scoprire cosa si cela oltre. Ma mentre il paladino scorge oltre l'apertura nient'altro che una grande stanza in rovina, Lucien si concentra invece sulla statua cercando di capire chi o cosa ritrae. Togliendo la polvere e lo sporco dal suo piedistallo rinviene un'incisione che recita "Lode a Kamen". Quel nome gli riporta alla mente un'entità benevola poco conosciuta facente parte del pantheon degli Dei, venerata soprattutto nelle aree rurali e spesso raffigurata come un umano dall'aspetto bambinesco con ali di colomba. A questo punto tuttavia il gruppo, prima di decidere come e se procedere oltre nell'edificio, vuole capire se vi si trovano creature malevole. La capacità di Goldrick di individuarle però non ne rivela alcuna. Pensando che ciò faccia perdere interesse alle rovine, essi concordano nell'abbandonarle definitivamente quando Tiresio sente invece qualcuno avvicinarsi dall'esterno all'ingresso principale. Dalle finestre infrante il gruppo scorge due figure raggiungere la scalinata dell'entrata. Una guardia ed il Sergente Thomisina. Quest'ultima, in particolare, sembra furente e sta borbottando qualcosa sul fatto di voler rimproverare qualcuno. Nel momento in cui il gruppo realizza la situazione, non volendo farsi vedere, cerca di nascondersi nell'atrio mentre Lucien utilizza un incantesimo per sviare l'attenzione provocando rumori di voci e passi nel giardino all'esterno, ai piedi della scalinata. Avvertiti quei suoni, Thomisina ordina alla guardia di accertarsene mentre lei stessa, dubbiosa al riguardo, decide di procedere diversamente. Così, ad alta voce, chiama i nomi dei componenti del gruppo affermando di sapere che si trovano lì ed ordinando loro di uscire allo scoperto. Dopo qualche attimo di esitazione e di indecisione del gruppo sul da farsi, Goldrick esce dal portone dell'ingresso facendosi avanti. Il paladino spiega ad una Thomisina per nulla stupita dalla sua apparizione che non sa dove siano i suoi compagni e che egli si trova lì per controllare che le rovine non siano pericolose. La sergente però non crede del tutto a quelle parole e, superando Goldrick ancora più stizzita affermando come quei ruderi siano pericolanti ed ovviamente pericolosi e che quindi sia proibito addentrarvicisi, entra a sua volta nella struttura in cerca degli altri membri del gruppo. Ma non appena lo fa, si trova Tiresio di fronte che usa su di lei un incantesimo di controllo mentale convincendola di non aver visto nessuno di loro e di dover tornare al villaggio come se nulla fosse accaduto. Così Thomisina, senza opporre alcuna resistenza, obbedisce lasciando la magione e, dopo aver ordinato alla guardia di seguirla, si incammina verso Ritter. La guardia, appurato il falso allarme dei rumori che aveva avvertito, segue gli ordini della sua superiore sebbene sia stupita da essi, a maggior ragione dopo aver visto a sua volta Goldrick uscire dall'edificio e parlare con Thomisina. Solo dopo che le due si sono allontanate, il gruppo decide di far ritorno al borgo come aveva già stabilito ma, timoroso riguardo al fatto di essere stato seguito fin lì dalle guardie senza essersene accorto e temendo di essere tutt'ora osservato, prende delle contromisure per individuare eventuali altri suoi pedinatori. Karak quindi, durante il viaggio di ritorno, segue il gruppo affiancandolo dalla boscaglia sul lato destro del sentiero mentre un servitore invisibile evocato da Lucien fa altrettanto sul lato sinistro. Tali accorgimenti però non portano loro a notare nulla di strano ed il gruppo raggiunge Ritter senza problemi mentre Lucien appare comunque guardingo e turbato circa la costante e numerosa presenza di corvi nella zona. Dopo la loro esperienza alla Casa del Lamento e lo strano comportamento degli uccelli segnalato da Gennifer quella stessa mattina e poi derubricato ad un atteggiamento tutto sommato normale, infatti, il warlock è attento e sospettoso nei confronti di quegli animali. Ma anche in questo caso le sue attenzioni non ravvisano nulla di particolare mentre rientrano alla locanda. Una volta lì, Fiora li aggiorna sul fatto che Philipo ha portato per tutti loro alcuni abiti che potranno indossare alla Cena del Fanciullo ma soprattutto al matrimonio del giorno seguente. Così, il gruppo raggiunge le proprie stanze dove, vista l'ora prossima alla Cena, intende prepararsi per l'evento. Con loro piacere, i vestiti che trovano sono di ottima fattura, costosi ed apparentemente cuciti su misura. Sebbene apprezzino tutto ciò, le loro menti indugiano però su altri pensieri. Mentre Tiresio è infatti dubbioso ed in parte preoccupato su quali possano essere i risvolti dell'incantesimo che ha lanciato su Thomisina e quale possa essere la testimonianza della guardia che si trovava con lei e che ha sicuramente visto Goldrick, Lucien è ancora concentrato su altri eventuali loro pedinatori. Così decide di far perlustrare la zona circostante alla sua evocazione invisibile individuando effettivamente un tipo sospetto appostato dall'altra parte della strada, di fronte alla locanda. Con il favore della notte che inizia a calare, il gruppo decide di inviare Karak a controllare l'identità e le intenzioni dell'individuo, sfruttando la furtività del lucertoloide. Questo, pertanto, si cala dalla finestra della loro stanza e sparisce nelle tenebre facendo ritorno soltanto diversi minuti più tardi ed affermando che l'individuo, rivelatosi una guardia del villaggio, ha osservato l'entrata della Spiga d'Oro per qualche tempo prima di dirigersi sul retro dell'edificio della guardia cittadina. A questo punto, con la conferma di essere tenuti d'occhio su ordine del Capitano Iuliu e dando credito ai dubbi di Tiresio su Thomisina e la guardia che la accompagnava, il gruppo decide di tenere un profilo ancora più basso e di prestare ancora più attenzione intorno a sè. Così, si attengono al loro programma finendo di preparsi e dirigendosi poi alla residenza Ritter per partecipare alla Cena del Fanciullo di Lord Lucas. Qui vengono accolti calorosamente dal primogenito dei Ritter che, insieme al fratello minore, li presenta a due suoi cari amici d'infanzia prendenti parte come loro alla serata. Si tratta di Andrel, un ragazzo di qualche anno più giovane di Simon ed estremamente amichevole e loquace, e Petr, quasi coetaneo di Lucas e piuttosto timido. Entrambi sono di umili origini, appartenenti il primo ad una famiglia di pescatori ed il secondo ad una di cacciatori. Ciò sottolinea ancora di più il fatto che Lord Lucas non faccia distinzione tra nobili e popolani quando si tratta di stabilire rapporti umani con le persone. Questo trova ulteriormente conferma qualche minuto più tardi quando arrivano finalmente anche gli ultimi due ospiti della serata. Beniamin, un mezzadro di un paio di anni più anziano di Lucas, e Clelia, una ragazza all'incirca della stessa età di Anastasia Onvald e figlia di conciatori. Ma se entrambi attestano appunto la loro appartenenza ad una classe sociale modesta, la giovane si distingue senza dubbio per abbigliamento ed educazione, degni quasi di una nobildonna. Anche in questo caso, Lord Lucas li introduce calorosamente al gruppo e poi, con tutti gli invitati ormai presenti, li conduce in una grande sala da pranzo dove si terrà la Cena. In un'elegante e raffinata stanza ospitante un'enorme tavola apparecchiata con piatti di porcellana, posate in argento e bicchieri di cristallo ed incorniciata da numerosi dipinti, arazzi e teste imbalsamate di animali appese alle pareti, il primogenito della famiglia Ritter ringrazia sentitamente tutti i presenti per costituire, seppur in modi diversi, una parte così importante e fondamentale della sua vita. Uno ad uno gli invitati vengono nominati e viene espressa loro profonda gratitudine per aver condiviso con Lucas momenti determinanti della sua vita e per averlo aiutato ed essergli stati vicini nei momenti bui. Per ultimo, Lord Ritter cita anche il gruppo, "senza il quale stasera non sarei qui con voi", ringraziandolo ancora una volta. Dopo aver chiamato ed aver effettuato un brindisi dedicato a tutti loro e all'amicizia, Lucas dà ufficialmente inizio alla Cena invitando Philipo a cominciare a servire le portate. Così, una dopo l'altra, queste vengono proposte agli invitati che non possono fare a meno di gradire l'ottima cucina del maggiordomo sebbene il gruppo sia unanimamente concorde nel ritenere quella della locanda addirittura superiore. Mentre la Cena si sviluppa tra chiacchiere superficiali e non degne di nota tra cui alcune curiose domande rivolte al gruppo da Andrel riguardo le loro identità e la loro destinazione alle quali rispondono rimanendo sul vago, Goldrick presta particolare attenzione all'atteggiamento di Clelia. Il paladino non può fare a meno di cogliere una sua notevole confidenza con Lucas nonché la tendenza della giovane a cercarlo spesso con lo sguardo. Ma le eventuali deduzioni in proposito da parte di Goldrick lasciano spazio ad altri pensieri quando poco dopo il gruppo partecipa ad una discussione nata tra Lucas e Beniamin e poi estesasi a tutto il tavolo. Il contadino infatti si dice turbato dal fatto che i Bareth, ovvero i proprietari della locanda, stiano pian piano acquistando molti appezzamenti di terreno nei dintorni della loro fattoria e la proprietà di Beniamin potrebbe essere la prossima ad essere comprata. Recentemente gli affari per i Bareth stanno andando bene, non solo alla locanda ma anche in virtù dei loro prodotti agricoli acquistati dall'emporio di Ritter e rivenduti con grande popolarità a Sturben. Il loro successo economico e l'acquisto di terreni agricoli nel villaggio ha fatto sì che molti mezzadri prima indipendenti siano adesso divenuti loro dipendenti diretti e tale prospettiva non alletta Beniamin. Lucas però si dice impossibilitato a fare alcunchè, in quanto le azioni dei Bareth non violano nessuna legge e mentre Beniamin si scusa per aver tediato Lord Ritter con i suoi problemi in una serata che invece dovrebbe essere di festa, anche Petr interviene con alcune sue preoccupazioni. Egli afferma di aver visto, durante le sue battute di caccia nei boschi della zona settentrionale del borgo, qualcosa di minaccioso ma non meglio definito. Ad una domanda più specifica di Lucas non riesce però ad essere più preciso, limitandosi ad affermare come secondo lui una figura umanoide di grande stazza si aggiri in quei luoghi e gli abbia anche sottratto alcuni degli animali che le sue trappole avevano catturato. A tal proposito, mentre Petr conclude dicendo che da un pò si è ormai spostato a cacciare nei boschi ad est del villaggio, anche Clelia si intromette nella discussione. La ragazza afferma infatti di aver ricevuto la confessione della sua amica Daryna, nota cercatrice di erbe medicinali, riguardo al fatto di sentirsi osservata nei pressi dei campi orientali di Ritter. Alla luce di ciò, Clelia sconsiglia Petr dal cacciare proprio in quella zona ma lo stupore e l'inquietudine di tutti di fronte a quelle parole viene scacciato dall'intervento di Andrel. Il ragazzo infatti minimizza e ridicolizza tutte le preoccupazioni scaturite da Petr e Clelia assicurando che il primo deve aver visto ed aver avuto a che fare con dei banditi, i quali adesso non dovrebbero rappresentare più una minaccia dopo le azioni del gruppo, mentre la seconda ha semplicemente raccolto una testimonianza di quella che nel villaggio viene considerata un' "erborista" con qualche rotella fuori posto. Aggiungendo che Lucas dovrebbe soltanto godersi la sua ultima serata da fanciullo e rimproverando quindi gli altri che lo stanno solamente impensierendo con le loro paure infondate, Andrel riporta la pesante atmosfera discesa sui presenti a quella iniziale più leggera e così la Cena prosegue senza intoppi, raggiungendo la sua conclusione. Dopo aver gustato un delizioso dolce ed un pregiato liquore, quando ormai è quasi mezzanotte, gli invitati iniziano ad alzarsi dal tavolo. E' in questo frangente che il gruppo nota Lord Lucas da solo sull'ampio terrazzo esterno, comunicante con la sala attraverso una grande vetrata. Qualche istante più tardi, egli viene raggiunto da Clelia e i due parlano per qualche minuto finchè improvvisamente la giovane, quasi correndo, lascia il terrazzo e la residenza Ritter senza voltarsi e senza salutare nessuno. Goldrick nota chiaramente le lacrime disperate della ragazza mentre questa se ne va e lo stesso fa Andrel che, chiamando invano l'amica per nome, la rincorre poi fuori dalla casa. Lucas Ritter, visibilmente turbato, rientra a quel punto nella sala affermando di sentirsi stanco e di dover riposare e scusandosi con tutti per far concludere in quel modo la serata. Simon, comprendendo evidentemente la situazione, interviene in aiuto del fratello ringraziando a sua volta tutti gli invitati ed accompagnandoli cordialmente all'uscita, dando loro appuntamento per il matrimonio della mattina seguente. Il gruppo quindi, seppur sorpreso dall'insolita conclusione della Cena del Fanciullo, non può far altro che abbandonare la residenza Ritter incamminandosi per fare ritorno alla locanda. Ma poco dopo essersi lasciato alle spalle la casa della famiglia Ritter, in una pausa del temporale che sta investendo il villaggio da ormai più di un'ora, il gruppo assiste ad una scena che si svolge quasi in prossimità del centro del borgo. In lontananza, Andrel sembra aver raggiunto Clelia e averla afferrata per un braccio. Dopo essersi presumibilmente scambiati qualche parola, però, la ragazza scosta con rabbia la mano dell'amico che rimane così immobile ad osservarla mentre lei prende a correre scomparendo tra l'oscurità che avvolge la zona occidentale del villaggio. Qualche istante dopo, come ridestatosi da un brutto sogno, Andrel si volta verso il gruppo rendendosi improvvisamente conto della loro presenza e senza dire nulla se ne va a sua volta scuro in volto, dirigendosi verso casa. Oltre al gruppo, anche Beniamin e Petr assistono alla scena ma non vi indugiano ed anzi proseguono verso le loro abitazioni. Sebbene sia perplesso per ciò a cui ha assistito, pure il gruppo decide di non soffermarsi oltre sul posto anche per via del freddo pungente e della probabile imminente ripresa del temporale. Così proseguono verso la Spiga d'Oro ma quando stanno per raggiungerne l'ingresso, scorgono con la coda dell'occhio un'indefinita figura ammantata di nero muoversi nell'oscurità del retro del vicolo che separa proprio la locanda dalle sue stalle.
Ricompense Garantite
Partecipazione alla Cena del Fanciullo di Lord Lucas Ritter
Personaggi con cui si ha interagito
Sergente Thomisina, Fiora Bareth, Philipo, Lord Lucas Ritter, Simon Ritter, Andrel, Petr, Beniamin e Clelia
Goldrick Olzanik
Karak
Tiresio
Data Rapporto
14 Mar 2023
Luogo Primario
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