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Sessione 18: Gondegal

General Summary

ASSENTI: Aurélien e Harper  
5 Dekavr
 
Dopo essersi lasciati dietro Vigo Drakov, il gruppo prosegue verso sud, aggirando il lago Kesrel. In lontananza scorgono Lekar, la capitale di Falkovnia: la città è completamente assediata dai nonmorti, tanto che sembra impossibile avvicinarsi.   Sorpassano la prigione, una struttura di pietra compatta che sorge su un'isolotto nel lago Kesrel: dozzine di braccia scheletriche si sporgono dalle fessure nella parete, cercando di raggiungere qualunque vivente abbia la poco savia idea di avvicinarsi. I gemiti dei nonmorti si sentono a metri e metri di distanza, portati dal vento. Cadaveri scomposti si muovono nel lago, arti staccati dal corpo si allungano per afferrare i passanti.   Su tutta Falkovnia sembra aleggiare l'odore dolciastro della morte.   Mentre discutono su dove dirigersi una volta ottenute le pagine da Gondegal, Cherry afferma che il figlio favorito del Visitatore, a cui Vigo aveva accennato, potrebbe essere Malocchio. Il padre di Cherry, Fabian, ci ha litigato nel dominio di Invidia alcuni anni fa. Rivelando finalmente qualcosa in più sul suo passato, Cherry afferma anche di venire da Mordent in origine. A Mordent abita anche il Dottor Rudolph Van Richten, che potrebbe sapere qualcosa in più sul Visitatore.  
Il gruppo si ferma per pranzo nei pressi del cimitero della prigione. Dopo un breve brainstorming, decidono di liberare le armi dal Nodo di Pace e seppellire corde e documenti firmati da Vigo in una delle tombe aperte, per poter fingere davanti a Gondegal di essere appena arrivati a Falkovnia. Hanno anche un incontro ravvicinato con le meraviglie zombie locali: i Senzossa.   Proseguendo nel pomeriggio, scorgono la città di Silbervas in lontananza: una roccaforte sul lago Kriegvogel, costruita su una collina rocciosa. Le porte della città sono spalancate e in parte danneggiate, e gli edifici sono avvolti nel silenzio. Il gruppo decide di non avvicinarsi ulteriormente e si inoltra nelle Piane del Tributo, alla ricerca dei banditi.   Sono i banditi a trovare loro: dodici figure avvolte in pesanti mantelli scuri che nascondono ogni segno distintivo, volto compreso, sorgono dalla terra e li circondano. Segue una lunga discussione e delle trattative; alla fine il gruppo ottiene di essere portati da Gondegal in cambio di una simbolica offerta di cibo (che Airi paga). Con sorpresa e perplessità di tutti, i banditi si rivelano essere tre coboldi in ogni cappotto, per un totale di tre dozzine di coboldi.  
I coboldi si presentano come la Progenie della Lucertola. Sono guidati dal Basilisco, un coboldo grande quanto un uomo e in grado di castare incantesimi, e dal suo braccio destro Rupi, un coboldo armato di una strana arma tuonante: un fucile.   I coboldi conducono il gruppo verso la loro base, un forte abbandonato nel cuore della foresta circondato da varie trappole. All'interno il Basilisco li accoglie brevemente, ma sembra piuttosto occupato. Afferma che possono incontrare Gondegal, e se saranno un fastidio per lui ci penserà Gondegal stesso. Prima tuttavia l'intero gruppo viene controllato per segni di morsi: Rupi afferma che alcuni zombie a Falkovnia sono infettivi.
  Il gruppo incontra l'uomo del momento, Gondegal: è un paladino di mezza età avvolto in oggetti magici che sfoggia il simbolo del Cerchio di cui è capo; è intento a sistemare provviste e vestiti in delle scatole. Accetta di parlare con il gruppo a patto che lo aiutino mentre parlano.   Gondegal ascolta la richiesta di avere le pagine e si intristisce venendo a sapere della possibile morte di Halvir. Afferma che potrà dar loro le pagine se gli faranno un favore, ma prima vuole sapere quale Drakov li ha mandati a cercarlo.   Sembra percepire in qualche modo l'influenza di Vigo su Lucian, e in qualche modo lo libera dall'ammaliamento. Afferma poi che Vigo mantiene un legame telepatico con le persone che ammalia, e che quindi sa dove si trovano in quel momento: hanno circa fino all'alba per sgombrare il posto.   Gondegal chiede al gruppo di scortare fin lì un centinaio di persone da Silbervas, così che poi lui possa portarle nelle Terre dell'Ombra. In cambio, consegnerà al gruppo le pagine.   Mentre finiscono di organizzare le risorse, Gondegal racconta la propria storia e come è finito nella Terra delle Nebbie.  
"Entrare nella Terra delle Nebbie ti fotte."
— Gondegal
  Parla poi brevemente della famiglia Drakov, nominando alcuni dei figli di Vlad Drakov, e su richiesta di Cherry afferma di conoscere Malocchio Aderre, il governante di Invidia. Spiega anche, molto brevemente, che cos'è un lich al gruppo. Quando interpellato sulle poesie, avanza l'ipotesi che si possa trattare di una megera della notte: creature in grado di spostarsi tra la realtà e una realtà sovrapposta in modo simile ai fantasmi.   Approfondisce inoltre la storia del nuovo Cerchio e dei Cavalieri delle Tenebre, e suggerisce che se il gruppo sta cercando un modo per scappare dalla Terra delle Nebbie può esplorare la casa del mago malvagio Morgoroth, nelle Terre dell'Ombra, poiché si dice che il mago abbia creato uno specchio in grado di condurre al di fuori delle Nebbie.   Quando gli viene chiesto delle pagine, ha una sola cosa da dire: non crede a nulla di quello che vi è scritto, ma ricorda vagamente che in esse Azalin Rex venisse accusato di aver distrutto l'intera Il Aluk.
Data Rapporto
03 Jan 2022
Luogo Primario
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