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Sessione 24: Gloom

General Summary

8 Dekavr
 
Dopo aver assistito ai ricordi di Gillespie, che terminano con quest'ultima che grida di dolore e si accascia esanime al suolo, tutti i coinvolti sentono una fitta alla testa e si tolgono lo strano elmo datogli dal mago - tutti tranne Lucian che rimane fermo, quasi catatonico, con ancora l'elmo addosso e il viso rivolto verso l'alto, lacrime che corrono lungo le sue guance e mano che ancora stringe quella di Airi.   Quando Cherry prova ad offrirgli un fazzoletto Lucian non reagisce, quindi Cherry lo dà ad Airi e corre a controllare che Gillespie sia ancora viva: lo è, ma è incosciente e sembra aver subito qualche tipo di danno dal processo magico di rivisitazione dei ricordi.   Non riuscendo più a trattenersi, Lucian scoppia in singhiozzi. Airi lo porta nel bosco per dargli un po' di privacy, dove Lucian continua a singhiozzare. Grida, nel mezzo dei singhiozzi, ma neanche questo sembra abbastanza per preoccupare il Professor Oakenheart: l'elfo, infatti, sta tranquillamente raccogliendo i componenti del suo marchingegno, soddisfatto dei risultati nonostante affermi che ci sia bisogno di più lavoro per preservare la salute del soggetto che offre i ricordi. Non sembra accorgersi neanche del modo agognante in cui Harper sta osservando la sua bag of holding.   In seguito alle cure di Cherry, Gillespie è fuori pericolo ma al momento in coma, e non sembra riuscirà a svegliarsi nell'immediato futuro.   Dopo essersi calmato, Lucian si toglie finalmente l'elmo e accetta il fazzoletto per pulirsi il viso dalle lacrime. Ringrazia Airi e torna nella radura per restituire l'elmo a Oakenheart. Viene brevemente confrontato da Davran, che vuole assicurarsi che il suo nuovo mentore stia bene, e gli consiglia la tecnica approvata dal Lupo Rosso di urlare la propria rabbia e il proprio dolore nella foresta - o sott'acqua, per risultati migliori.   Lucian chiede a Cherry e Harper se una di loro ha notato un qualche particolare riconoscibile nei ricordi, qualcosa che permetta loro di avere più informazioni di quante ne hanno ora. Harper replica che ha notato un simbolo su un piccolo medaglione che l'elfo portava al collo: un teschio umano incappucciato, il simbolo dell'Ordine Eterno.  
L'Ordine Eterno è la religione di stato di Darkon, istituita da Azalin Rex poco dopo la sua presa del trono. Si tratta di un culto dell'Apocalisse che venera un pantheon di dei della morte, il cui obiettivo è ritardare il più possibile l'Ora dell'Ascensione - il tempo in cui i morti si solleveranno per riprendersi le loro terre rubate dai viventi. Lucian non ha riconosciuto l'elfo, quindi immagina non fosse l'Alto Chierico di Il Aluk o un membro prominente del clero della Capitale.   Dato che questa linea di ricerca non sta andando molto lontano e il gruppo non ha alcun modo per trovare l'elfo al momento, Harper chiede invece al Professor Oakenheart se le sue stelle sarebbero in grado di indicare loro la strada per il monastero nelle montagne, dove sperano di poter guarire Dargan dal veleno che lo affligge. Oakenheart replica che sicuramente le stelle glielo sapranno dire, ma devono aspettare che cali la notte perché lui possa invocarle.   Appena prima che Dargan riprenda i sensi, Lucian sposta il bracciale dal polso destro a quello sinistro e rimette i guanti per nasconderlo.   Dargan si sveglia, trovando Phoebe al proprio fianco, e prevedibilmente non è contento di questa scoperta. Dopo alcuni sguardi truci verso il gruppo, Dargan afferra Phoebe come un gattino e la porta in un punto più appartato del bosco per rimproverarla e interrogarla su perché è lì e cosa pensava di star facendo. Phoebe prevalentemente gli piange addosso mentre lo abbraccia.   Poco dopo Dargan rispedisce Phoebe a Delagia, e quest'ultima lo lascia con un ultimo abbraccio e chiedendogli di "rifletterci su", forse riferendosi a un precedente argomento di conversazione. Dargan le intima di chiedere scusa a sua sorella Clarissa per averle rubato una pergamena, e di salutare i genitori. Le dice anche di scusarsi con il Professor Oakenheart, che sembra conoscere Dargan e afferma che quest'ultimo non è mai stato tagliato per lo studio del cielo e che ha rifiutato l'educazione del loro prestigioso Collegium Caelestis.   Una volta che Phoebe se n'è andata, Lucian confronta Dargan, gli dice del veleno e dell'idea di Gillespie di andare al monastero per curarlo, e gli chiede cosa ha intenzione di fare - se continuare ad essere testardo e combatterli, o se vuole iniziare a collaborare. Dargan afferma che il punto ingrigito dal veleno sta perdendo sensibilità. Quando afferma di sapere la strada per il monastero e comunica la sua intenzione di andarci da solo con Gillespie, Lucian gli ride in faccia e afferma che non accadrà mai. Dargan chiede indietro il bracciale, Lucian si rifiuta a chiede cos'è e perché è così importante, ma senza ricevere risposta.   Invece, Dargan si volta e si avvia nella foresta affermando che tornerà prima di sera. Non fidandosi, Lucian e Airi lo seguono senza cercare di nascondersi, accompagnati dallo stallone Ramorte. Harper e Davran rimangono indietro con Cherry, che sta ancora badando a Gillespie, e si mettono a costruire una barella per trasportarla. Davran si riconferma un ottimo taglialegna e si offre di insegnare ad Harper come incidere il legno per creare delle figurine.   Il motivo per cui Dargan si è allontanato è che intende recuperare il proprio equipaggiamento, che ha nascosto sotto le radici di un albero. Per fare ciò, afferra l'albero e lo inclina, sradicandolo parzialmente. Mentre Lucian subisce l'inizio di un mancamento, Dargan recupera due zaini e rimette l'albero al suo posto, per poi finire di strapparsi la camicia rovinata dal combattimento e rimanere a petto nudo. La temperatura corporea di Lucian raggiunge quasi un livello umanamente accettabile, e Airi, appoggiata al suo braccio, è molto perplessa dalla cosa. Dargan si mette una camicia pulita e Lucian torna a vivere. Dopo un attimo di contemplazione, Dargan beve anche una pozione non identificata.   Caricatosi entrambi gli zaini in spalla senza evidente fatica, Dargan fa per tornare al campo - cammina diversi metri avanti a Lucian e Airi, non curandosi di aspettarli. Lucian cerca di fare conversazione con lui, con scarsi risultati, nel tentativo di stuzzicare le sue memorie. Quando Lucian gli chiede se conosce ancora il sottocomune, la lingua che Lucian stesso gli aveva iniziato a insegnare mentre stavano insieme, Dargan ovviamente nega. E tuttavia, quando Lucian gli dice "ti amo" in sottocomune, le orecchie di Dargan hanno un fremito e lui accelera il passo, distaccandosi ancora di più dagli altri due.  
  Le montagne non sono un terreno facile da navigare, ma per il momento il gruppo si tiene sul sentiero. Camminano per le poche ore di luce rimaste, guidati da Dargan, ma calato il buio sono costretti a fermarsi presso una casa familiare alle pendici del monte, dove Dargan ottiene due posti a dormire all'interno e la stalla per i cavalli e i restanti viaggiatori. Dopo una breve discussione, poiché Dargan intende rimanere in casa con Gillespie, Cherry viene mandata dentro per badare alla mezzelfa mentre gli altri si sistemano nella stalla. Pur non contento, Dargan ottiene della carne dalla famiglia locale e porta una pentola di stufato agli altri, condividendola senza dire nulla.   Durante la notte vengono istituiti dei turni di guardia, e alla fine del proprio Lucian si prostra faccia a terra e prega Azalin Rex: per mezz'ora si scusa del proprio tradimento, e per la restante mezz'ora prega che Azalin torni a Darkon a riprendersi il trono prima che Darcalus possa appropriarsene. Prega per Dargan, per quello che gli è stato fatto. Prega per ricevere aiuto. Dopo ciò prova a dormire, ma il suo sonno è disturbato da incubi violenti.   Harper, che ha il turno di guardia dopo Lucian, nota che Dargan gli sta gettando occhiate quando Lucian geme o si lamenta nel sonno; le sue mani si contraggono come se volessero allungarsi verso Lucian e toccarlo, ma vengono tenute sotto controllo. Anche le sue orecchie sembrano premersi istintivamente contro il cranio, come a voler tener fuori i lamenti. In un paio d'occasioni Harper nota che Dargan inizia a fissare Lucian con sguardo pensieroso, anche per diversi minuti di fila, per poi riscuotersi e tornare a fissare il vuoto. Più di una volta Dargan tira fuori di tasca un foglio stropicciato e lo osserva, lo studia, per poi rimetterlo in tasca. Harper osserva ma non commenta, ripromettendosi di parlarne a Lucian il giorno dopo.  
 
9 Dekavr
  Durante il giorno il gruppo si avventura su per il Monte Nirka, seguendo il sentiero. Dargan, in testa, occasionalmente si ferma per osservare i dintorni come alla ricerca di qualcosa, ma per il momento prosegue lungo il sentiero che costeggia il fiume.   Davran ha insegnato ad Airi e Harper le basi per cavalcare, dato che entrambe non avevano mai interagito da vicino con un cavallo al di fuori di Aestedia. Alla fine Davran ha rinunciato ed è salito in sella con Airi, tenendo le redini di Vega e collegando Rigel, con Harper in groppa, al retro della sella per guidare anche lei. Cherry non sembra avere problemi con Deneb, e neanche Lucian in sella a Ramorte. Dargan, che cammina in testa al gruppo, non sembra soffrire l'andare a piedi per il momento e anzi mantiene un buon passo. Gillespie viene trascinata in barella.   Lucian parla molto per evitare che cada il silenzio, e le altre gli danno corda. Airi racconta della volta in cui, da bambina, si è gettata in un fiume ed è quasi annegata; il suo tutore si è tuffato appena in tempo per recuperarla, e dopo quell'episodio le è stato insegnato a nuotare. Harper parla di Hazlan e delle sue piogge acide, di come la terra è danneggiata dagli innumerevoli esperimenti magici e disastri causati dall'elite magica che governa Hazlan. Saputo che il mago a capo del dominio, Hazlik, non regola in alcun modo questi esperimenti ma anzi li incoraggia, Lucian commenta che forse il dominio di Azalin dovrebbe espandersi per comprendere anche Hazlan, così che finalmente quella terra possa avere un governatore responsabile. In alternativa, le propone di iniziare a cercare una casa alternativa in qualche altro luogo.   Parlando dei luoghi che hanno visitato, Harper ha un'idea: per cercare di suscitare una reazione istintiva da Dargan inizia a parlare di come Vigo ha affascinato Lucian, lo ha toccato e ammaliato con i suoi bellissimi e profondissimi occhi. Come previsto Dargan si infuria, pur non capendo esattamente perché si sta infuriando, e inizia a massaggiarsi e grattarsi la gola come se gli desse fastidio: è così che scoprono che il veleno si diffonde con il sangue. Dargan intima di smetterla di farlo incazzare e riprende a marciare a testa bassa su per il sentiero.   Preoccupato, Lucian solleva lo sguardo verso il cielo e intravede l'ombra di un grosso uccello nero. Preoccupato, chiede a Dargan se c'è della particolare fauna di cui dovrebbero essere preoccupati, e dopo un momento di esitazione Dargan replica che secondo alcuni un roc - un pericoloso uccello di grandissime dimensioni - ha il nido su uno dei picchi, quindi potrebbe essersi trattato del roc.   Vedendo che Dargan è affaticato, e sapendo che il veleno si diffonde più in fretta con lo sforzo, Lucian scende da Ramorte e offre il cavallo a Dargan, che accetta subito - forse un testamento alla sua reale stanchezza.   Dato che Airi non ha capito benissimo cosa è successo il giorno prima, lo fa presente a Lucian che le spiega cosa hanno visto nei ricordi di Gillespie. Airi è in shock e non sa bene cosa dire, ma le dispiace per Lucian. Gli promette che troveranno un modo per sistemare tutto.  
  Il gruppo si accampa per la notte, costruendo un rifugio usando i loro dintorni - non sembrano esserci case in questa zona. Dargan sembra molto più esausto di quanto dovrebbe, e il veleno ormai si espanso in tutto il suo collo e nella parte inferiore della mandibola. Dopo aver cenato, Lucian offre di imporre le mani su Dargan e provare a trasferirgli dell'energia curativa. Dargan accetta, ma la cosa non ha alcun effetto. Per disperazione, visto che a I'Cath Airi aveva avuto buoni risultati con questo incantesimo, Lucian tenta un Protezione dal Bene e dal Male senza aspettarsi nulla. Per farlo deve utilizzare il suo simbolo sacro; il pensiero lo innervosisce, ma Dargan non reagisce di fronte al simbolo spezzato oltre a gettarci una rapida occhiata.   Con sorpresa e grande orrore di Lucian, non appena l'incantesimo viene castato Dargan si inarca gridando e affondando le unghie nella pelle ingrigita del proprio collo. Dopo qualche istante di panico e paura un Lucian orripilato lascia cadere l'incantesimo e Dargan smette di gridare, sempre tenendosi il collo e il petto. A quel punto notano che il grigio del veleno sembra essersi ritratto in minima parte.   Spaventato e turbato, Lucian utilizza il suo Senso Divino e percepisce una forte aura di nonmorte provenire dal petto di Dargan, un'aura che si sta apparentemente espandendo dal punto in cui il veleno è entrato nel suo corpo. Con Inviduazione dei Veleni, Airi capisce che il veleno in questione ha qualcosa in comune con l'aura che avvolge Lucian, dovuta al suo dhampirismo, nonostante l'origine sembri essere molto diversa.   Dargan invita Lucian a castare nuovamente l'incantesimo, affermando che può sostenere il dolore. Lucian gli crede ma esita comunque, non volendo farlo soffrire. Per evitare la discussione che sta per nascere, Airi utilizza la parola magica sentita da Gillespie per far perdere i sensi a Dargan, che ancora una volta si accascia tra le braccia di Lucian.   Approfittando del fatto che Dargan è svenuto, Harper si getta subito a frugare nello zaino di Gillespie: oltre a vestiti pesanti ed equipaggiamento vario, trova una liscia pietra nera con minuscole rune arcane e un'aura di invocazione. Potrebbe trattarsi di uno strumento per comunicare con i loro mandanti. Inoltre, trova una piccola fiala piena di un liquido nero e viscoso che possiede una forte aura di nonmorte compatibile con quella addosso a Dargan. Potrebbe trattarsi di sangue vecchio appartenente a una qualche creatura sconosciuta, o di una sostanza completamente diversa. Nello zaino di Dargan non sembra esserci nulla di strano o particolare a parte alcune pozioni e un paio di ampolle vuote.  
Nel frattempo Lucian esamina lo spadone di Dargan, trovando il token che lui stesso gli aveva regalato per rendere magici i suoi colpi incastrato all'interno di uno dei teschi decorativi sulla lama: è stato coperto di metallo fuso per nascondere i colori e il simbolo della casata Duskryn, ma almeno non è stato distrutto.   Decidendo di usare Protezione dal Bene e dal Male su Dargan mentre quest'ultimo è svenuto, Lucian chiede ad Harper di creare un legame telepatico con Dargan in modo da sapere subito se sta soffrendo. Harper acconsente, connettendo loro tre.   Nonostante le accortezze la sofferenza di Dargan è evidente dal modo in cui grida e si contorce. Lucian e Harper condividono il suo dolore a denti stretti; Lucian mantiene l'incantesimo per i dieci interi minuti possibili - tornando indietro sulla parola data a sé stesso di smettere al primo segno di dolore. Harper vede uno sprazzo di qualcosa: delle luci accecanti sopra di sé e la sensazione di non potersi muovere. Non sa se si tratta di un ricordo proprio o di Dargan, ma nel dubbio rimane nel legame telepatico per l'intera durata nella speranza di vedere altro.   Airi si copre le orecchie, consolata da Cherry, e dopo poco si alza ed esce per allontanarsi dalle grida.   Passati i dieci minuti l'incantesimo svanisce e Dargan si calma a poco a poco, senza mai svegliarsi. Poco più di metà dell'estensione del veleno sembra essersi ritratta, lasciando una patina di sangue e sudore sul petto e parte del collo di Dargan. Lucian pondera se riutilizzare l'incantesimo una terza volta, ma Airi suggerisce che il corpo di Dargan potrebbe non reggerlo.   Il gruppo decide di ritirarsi per la notte, e Lucian prende il primo turno di guardia: non pensa di poter dormire con tutta l'adrenalina che gli scorre nelle vene. Alla fine del turno, Lucian ripete le preghiere ad Azalin, implorando di nuovo il suo ritorno e chiedendo aiuto per la situazione in cui si ritrovano al momento. Quando finisce alza gli occhi verso il cielo e nota due stelle che sembrano scomparire e riapparire a intervallo regolare. Confuso, sveglia Harper per avere conferma dello strano fenomeno - l'unica altra persona sveglia è Airi, che non gli sarebbe di molto aiuto per ovvi motivi. Anche Harper conferma di vedere le due stelle scomparire e riapparire.   Dopo aver fissato le stelle con più attenzione, Harper si accorge di una preoccupante verità: quelle due non sono stesse, ma i punti luce riflessi negli occhi di una gigantesca creatura nera come la notte. Un drago.  
  Il drago è proprio sopra di loro e li sta osservando. Sbuffa una ventata fredda non appena viene scoperto, e punta la propria attenzione unicamente su Lucian: "Mostramelo," gli chiede.   Terrorizzato, Lucian tira fuori da sotto la camicia il simbolo spezzato di Azalin Rex e lo mostra al drago, che tuttavia non sembra interessato e gli ripete la propria richiesta. Continuando a non capire, Lucian si alza tremolante in piedi e si avvicina alla tenda, afferrando un Dargan ancora privo di sensi per le caviglie e incominciando a trascinarlo fuori per portarlo dinnanzi al drago. Dargan si sveglia con un grugnito confuso, chiedendo a Lucian cosa sta facendo e replicando con indignazione di fronte ai bruschi tentativi di Lucian di zittirlo. Cade tuttavia in silenzio non appena vede il drago.   Salta subito in piedi e si inchina, salutando il drago e chiamandolo "mio signore", rivolgendogli alcune rispettose parole in draconico.  
"Soral... a quale sciocco mortale hai donato il mio possedimento?"
— Gloom
  Dargan tenta di replicare alle parole del drago e giustificarsi, ma viene - gentilmente, per gli standard dragoneschi - preso sotto una zampa e tenuto a terra in modo che non possa protestare.  
"Silenzio, ora. Hai ceduto il favore che ti era stato concesso, dunque lasciami parlare con colui che lo detiene."
— Gloom
  A quel punto Lucian capisce che il drago si riferiva al bracciale che Dargan gli aveva regalato tempo addietro, e glielo mostra. Il drago sembra soddisfatto, e gli chiede che cosa desidera come favore - poiché le richieste di aiuto di Lucian hanno in qualche modo attivato il richiamo del bracciale, guidando il drago da loro.   Lucian gli spiega la situazione: che Dargan ha perso le memorie a causa di un libro magico, e che tutto ciò che Lucian desidera è di restituirgliele.   Il drago afferma di conoscere il libro in questione, chiamato il Libro dei Nomi. Spiega che si trovava a Castel Averno e che si tratta di un oggetto di incredibile potere. Nonostante Lucian sia convinto che questo sia il famigerato drago d'ombra alleato e consigliere di Azalin, il drago in questione sembra odiare maghi e magia e non avere alcun interesse per gli affari degli umanoidi. Afferma che, per Soral, chiederà ulteriori informazioni sul Libro dei Nomi alla sua compagna - mentre dice ciò rimette in piedi Dargan prendendolo tra due artigli e sollevandolo come se pesasse tanto quanto una bambola di pezza. Dopodiché spiega due gigantesche ali d'ombra e si solleva in volo, sparendo immediatamente nella notte.   Dargan è molto irritato; afferma che un miracolo che Gloom non abbia mangiato nessuno per il disturbo, e che chiamarlo è stato irrispettoso. Lucian replica che non ci ha fatto certamente apposta e che non sapeva neanche che cosa fosse il bracciale, visto che Dargan stesso si è rifiutato di spiegarglielo. Sbottando, Lucian gli chiede come fa a conoscere un drago, e Dargan borbotta che lo ha incontrato nella foresta ferito e lo ha aiutato, guadagnandosi così il favore; Lucian non è neanche sorpreso, a questo punto. Dargan continua a essere irritato, ma neanche lui ne sa veramente il motivo. Sullo sfondo, Cherry e Harper sono ancora troppo traumatizzate per intervenire mentre Airi è traumatizzata per osmosi.   Parlando nel legame telepatico per paura che le loro parole vengano spiate, Dargan chiede del libro di cui Lucian ha parlato, e in tutta risposta Lucian gli descrive l'elfo che lo ha usato. Dargan sembra riconoscerlo ma si rifiuta di identificarlo, anche quando Lucian cerca di convincerlo che sapere il suo nome non farà la differenza.  
"I nomi viaggiano più rapidi dei volti."
— Dargan
  Lucian è convinto che Dargan non possa fisicamente rivelare il suo nome; Dargan tenta di giustificarsi, ma alla fine ammette di sapere che qualcosa non va con i propri ricordi. Lucian gli offre due opzioni: tutta la verità, al rischio di perdere la testa, o mantenersi ignorante. Dargan sceglie di farsi dire tutto, e dunque Lucian lo accontenta.   Gli mostra la lettera speditagli dal Barone di Il Aluk che dichiara la cattura e la condanna a morte di Dargan, la lettera che Dargan stesso gli ha spedito in risposta alla lettera mandata da Lucian da Borca, e infine il token di Lucian nascosto nella stessa spada di Dargan. Gli racconta inoltre ogni dettaglio delle memorie di Gillespie.  
"Dovevamo sposarci in primavera... è una cosa che hai detto, mentre combattevamo."
— Dargan
  Dargan assorbe tutto, chiaramente in conflitto. Sembra credere a Lucian, ma riconosce di non poter tradire l'elfo nonostante tutto. Non sa bene come reagire ma sembra almeno disposto a collaborare, per il momento.  
"E sai cosa fa ridere? Non hanno neanche ottenuto da me ciò che volevano."
— Dargan
  Di certo Dargan è arrabbiato nei confronti di chi gli ha cancellato le memorie. Afferma che non hanno trovato quello che cercavano, poiché neanche Dargan stesso sapeva con precisione dove si trovasse, e che quindi lui e Gillespie erano diretti nelle montagne sperando che la memoria di Dargan sarebbe stata stuzzicata dal vedere la zona e permettendogli di trovare la strada giusta.  
"Gillespie... vi ha tratto in inganno, vi ha portati qui nella speranza che io ci conducessi al monastero."
— Dargan
  A questo punto, Dargan propone una tregua e stringe la mano di Lucian, che in cambio gli restituisce il suo spadone. Dargan afferma ironicamente che Lucian può tenere la sua spada, per il momento, dopodiché chiede chi di loro due ha fatto la prima mossa. Lucian risponde imbarazzato che è stato proprio Dargan.   Quando vengono fatti riferimenti al morso e al fatto che durante il combattimento non è stata la prima volta che Lucian ha morso Dargan, e Dargan afferma che ora capisce molte cose, Harper si fa sentire e ricorda ai due che anche lei è all'interno del legame telepatico e sta sentendo tutto. Dunque la conversazione finisce lì, e per il momento il gruppo si ritira per dormire.
Data Rapporto
14 Feb 2022
Luogo Primario
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