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Sessione 26: Il Monastero

General Summary

11 Dekavr
 
Il resto del gruppo ha distratto Dargan menter Lucian e Harper torturavano Gillespie, ma al vedere il fumo della pira accorre per vedere cos'è accaduto. Si blocca non appena realizza che Gillespie è morta, mano sull'impugnatura della spada, nocche bianche. Non sembra in controllo di sé quando attacca Lucian, mirando ad uccidere. Nonostante Lucian cerchi in tutti i modi di convincerlo che non c'era altro modo, non sembra possibile ragionare con Dargan. Solo ridirigendo la sua linea di pensiero verso la sua missione ancora incompleta, grazie anche ad alcuni incantesimi e alla forza di volontà di Dargan stesso, riescono a fermarlo dall'attaccare ancora e lo convincono a rimanere ancora con loro. Dargan spinge la propria spada tra le braccia di Lucian e si allontana per provare a calmarsi.   Ormai è chiaro che il monastero sia una tappa obbligata. Laele prende Harper da parte e le rivela di conoscere l'ubicazione del monastero, e che gliela rivelerà se le permetteranno di viaggiare con loro.  
"La mia invece è una domanda trabocchetto: mi portate con voi se vi dico di sapere dov'è questo monastero?"
— Laele ad Harper
  Dopo aver discusso con gli altri, Harper accetta lo scambio.  
"Ti prego smettila di uccidermi..."
— Lucian, rivolto a Dargan.
  Davran e Laele guardano la pira mentre gli altri vanno a dormire. Harper, che ha già dormito prima, va a spiarli: i due stanno chiacchierando amichevolmente, e Davran sta raccontando a Laele del luogo da cui proviene. Dopo un po' Laele si allontana brevemente nel bosco, tira fuori un coltello e si fa un taglio sul braccio. Con un fruscio del mantello, il taglio sparisce subito non appena la sua pelle viene accarezzata da un lembo di tessuto. Laele patta il cappuccio del mantello e torna da Davran.  
12-15 Dekavr
  Invece dei tre giorni previsti da Laele, il gruppo impiega cinque giorni per raggiungere il monastero guidati da Dargan.   Durante il viaggio Dargan rimane isolato e avanti al gruppo, interagendo a malapena. Ogni tanto accetta il cibo portato da Airi, senza sapere che Lucian ci ha messo dentro delle spezie che gli piacciono - anche se Dargan non se lo ricorda.   In questo periodo Lucian continua a pregare e insegna a Davran altri trucchi sia per la preghiera sia per maneggiare una spada, in modo che il ragazzo possa un giorno diventare un buon paladino.   Harper chiede anche a Laele del suo mantello, e Laele afferma che sia una creatura e non un oggetto: la guarisce quando si fa male, ma vuole essere nutrito almeno una volta al giorno.   Vengono anche trovate altre poesie.  
16 Dekavr
 
Nel pomeriggio arrivano davanti al "monastero", che dall'aspetto sembra più una fortificazione incassata nel lato della montagna. L'aria è umida, pesante, e fastidiosa.   C'è una grossa doppia porta blindata, e una campanella che Dargan suona: afferma di ricordare di aver parlato con delle persone all'interno, di essere stato in buoni rapporti con loro. Nonostante l'intenzione originaria fosse di osservare non visti, Dargan sembra ora determinato ad entrare nel monastero.   Dopo aver contato fino a cinque, Dargan fa per suonare di nuovo ma viene fermato da Lucian che gli ricorda che le persone impiegano più di cinque secondi per accorrere alla porta e aprire. Dargan accetta di contare fino a dieci.   Dalle porte esce un monaco con il cappuccio calato sul volto e le mani nascoste tra le maniche. Dargan si perde immediatamente tra i propri pensieri dunque Lucian, che non si era preparato un discorso, si trova costretto a improvvisare la ragione della loro visita: afferma di essere un paladino del Re mandato a controllare la situazione.   Il portiere non è convinto e non sembra intenzionato a farli entrare. All'improvviso Harper nota una presenza sgusciare fuori dalla porta: il fantasma di un monaco, che silenziosamente la avverte di fare attenzione al portiere. Harper avverte gli altri di non fidarsi del portiere, ma dato che è rimasta vaga Lucian è perplesso e non sa bene come interpretare la cosa. Tuttavia, quando il portiere tocca Dargan e Dargan sobbalza come se avesse provato un qualche tipo di dolore e fa un passo indietro, gli animi si scaldano.   Dopo essersi assicurato grazie al suo Senso Divino che il portiere è un non-morto, Lucian utilizza il suo Incanalare Divinità per prenderne il controllo: ha ora uno zombie stranamente senziente sotto il suo comando, costretto ad obbedire ad ogni suo ordine.   Il portiere, Tirker, viene interrogato: si rivela essere un vecchio membro della Kargat. Lui e altri sono stati spediti qui per raccogliere segreti magici, ma il suo capo - un uomo di nome Bralkain, sta conducendo un'esperimento segreto nel seminterrato del monastero. Riconoscendo Dargan, afferma che quest'ultimo è un traditore. Quando Lucian gli chiede chi serva, Tirker risponde con orgoglio che è uno dei servitori di Morte, Signore di Necropolis.  
"...hai Morte nel seminterrato?"
— Lucian
  Ormai è piuttosto chiaro che qualcosa non va. Tirker afferma che Bralkain abbia facilitato il viaggio con magia di teletrasporto... che si sia forse formata una specie di convergenza tra linee temporali, qualcosa che abbia permesso a questi non-morti di arrivare fino ad un mondo dove né Morte né Necropolis esistono?  
  Prendendo Lucian in privato, Dargan gli rivela che quando Tirker lo ha toccato ha avuto una visione - forse un ricordo - di un frammento della vita dello stesso Tirker: Il Aluk, durante il solstizio d'inverno, attraversata da un'ondata di energia violetta che uccide tutto ciò che vi entra in contatto ma solo per riportarlo ad uno stato di non-vita. Dargan è comprensibilmente perplesso e curioso, ma Lucian afferma di non potergli rivelare nulla per il momento - per il suo stesso bene.   Tirker sembra credere che qualche monaco sia ancora vivo, dunque il gruppo decide di entrare a cercarli. Non appena entrano nell'ingresso buio l'aria sembra farsi ancora più pesante e umida; i simboli sacri di Lucian e Cherry si scaldano come non era mai accaduto prima, e lo stesso controllo di Lucian su Tirker sembra vacillare per un momento.   Dalla cucina si sentono grida di dolore. Airi si avvicina, scoprendo una scena orripilante: due ghoul stanno tormentando una donna appesa al soffitto per i polsi, discutendo di quale pezzo sia più gustoso. Airi, Harper e Cherry si ingegnano per aiutare la donna, ma al vederla Lucian si ritrae pieno di rabbia: i due hanno un qualche tipo di storia, e lui certamente non la considera una propria amica.  
Mentre Dargan cerca di calmare Lucian fuori nel cortile, le ragazze salvano e interrogano la monaca: il suo nome è @Gnaalsia Melsan - o Sia, per gli amici - ed è un membro dell'Ordine dei Guardiani di Mordent. Era stata mandata a Darkon per consegnare una lettera, e lo stesso giorno del suo arrivo i non-morti hanno attaccato. Gnaalsia ha bisogno di cibo, acqua e cure, ma una volta ricevuti quelli si rialza con determinazione e afferma che aiuterà il gruppo a liberare il monastero da questa piaga di non-morti. Uscendo nell'ingresso nota Lucian, che si è abbassato il cappuccio sul volto sperando di non essere riconosciuto - senza successo, poiché Gnaalsia lo riconosce immediatamente. Al contrario di Lucian, la donna non sembra portare risentimento verso di lui: anzi, afferma che se Lucian e il suo gruppo la aiuteranno a liberarsi degli invasori il loro vecchio debito sarà saldato. Lucian sembra incredibilmente irritato e si rifiuta di elaborare con chiunque riguardo alle circostanze del loro incontro, se non per dire che Gnaalsia è una ladra e che lui stava solo facendo il suo lavoro.  
  Tirker conduce il gruppo nella libreria, occupata da quasi una decina di non-morti - alcuni dei quali Lucian riconosce come ex-membri della Kargat. Lucian stesso viene riconosciuto, o almeno il suo viso: il Lord Duskryn di cui parlano i non-morti ghignanti non è certamente Lucian. Quello che sembra il capo della squadra, un wight, spiega a Lucian che non è colpa loro se non hanno ancora completato la missione assegnata loro da Morte: è colpa di Mastro Bralkain, che si sta trattenendo nel seminterrato senza che nessuno sappia cosa stia facendo. Nessuno può scendere, poiché Bralkain non vuole essere disturbato.   La situazione inizia a scaldarsi quando un non-morto si riferisce a Dargan come il "giocattolino" di Lucian, e il gruppo si ritira nell'ingresso per fare il punto e pensare a come procedere prima che la situazione degeneri.   Le opzioni non sono molte, e alla fine la più ovvia viene scelta: combatteranno i non-morti.
Data Rapporto
28 Feb 2022
Luogo Primario
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Poesie trovate durante il viaggio, tutte firmate EF.   Per Harper:
  Per Lucian:
  Per Airi:

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