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Sessione 27: La Chiave dell'Abisso

E il Demonio Fischiettante

General Summary

16 Dekavr
 
Nella biblioteca ci sono molti non-morti, ma non hanno speranza contro le forze combinate del gruppo e dei loro alleati. Tutti ne escono incolumi fatta eccezione per lievi ferite riportate - tranne Laele, che sembra essere stata morsa da uno degli zombie. La giovane drow rifiuta le cure di Cherry, che tuttavia le si avvicina e le casta un cura ferite addosso: Laele grida mentre i bordi del suo mantello affondano i denti alla base del suo collo e nelle sue spalle, ferendola ancora di più.   Allarmato, il gruppo le chiede spiegazioni: Laele spiega che il suo mantello è in realtà un Cloaker Splendente, un tipo di creatura che si nutre delle ferite ricevute dal suo portatore. I Cloaker Splendenti sono incredibilmente vulnerabili alla magia di guarigione, e per questo si è spaventato e ha recuperato la vita persa a causa dell'incantesimo di Cherry rubandola direttamente alla vita di Laele. Per quanto la cosa non piaccia al gruppo, al momento non c'è tempo per parlarne in modo più approfondito: bisogna sbrigarsi.   Harper trova una Bag of Holding, una borsa in grado di contenere molto di più di quanto dovrebbe grazie alla magia con cui è intessuta. Grazie a quella riescono a recuperare i libri nella biblioteca dei Guardiani - con l'incerto consenso di Gnaalsia, che preferisce vedere quei libri in mano loro piuttosto che in possesso dei non-morti.   Con una breve ricerca, il gruppo scopre della Chiave dell'Abisso: un artefatto che sembra essere legato a doppio filo al Demonio Fischiettante, in grado di aprire un portale per l'Abisso demoniaco a meno che non venga "nutrito" di sangue di umanoide. I Guardiani lo hanno rubato dalle segrete di Castel Avernus decenni addietro, e lo custodiscono da allora, assicurandosi che non termini mai le sue scorte di sangue e che il suo terribile potere non si attivi mai.   Ora, forse nelle di Bralkain, tutti quegli sforzi potrebbero rivelarsi vani.   Armati di nuova determinazione, il gruppo imbocca le scale e si dirige al piano di sotto, dove un wight solitario sta facendo la guardia a due monaci. Airi e Harper si sbarazzano in fretta del wight e scoprono che solo uno dei due monaci è ancora vivo: l'altro, Fratello Ruden, è lo spettro che Harper aveva visto all'ingresso. Nella sua tasca trovano la lettera consegnata da Gnaalsia giorni addietro, scritta da una Sorella dei Guardiani di Mordent: si ipotizza che, nutrendo la Chiave di sangue demoniaco, il portale per l'Abisso potesse essere aperto in direzione opposta e sarebbe quindi stato possibile mandare la Chiave nello stesso Abisso, lontana dalle Terre delle Nebbie, forse distruggendola definitivamente.   Dato che Laele è ancora molto ferita e non è possibile curarla, viene mandata a nascondersi all'esterno insieme al monaco ancora vivo (in profondo stato di shock) mentre gli altri proseguono, entrando finalmente nella stanza dove Bralkain stava conducendo il suo esperimento.  
Due dozzine di zombie tengono in mano fioche candele che illuminano un cerchio di rune tracciate con sangue ancora fresco. Al centro di esso, una creatura disgustosa sta cantilenando in una lingua arcana, la Chiave dell'Abisso stretta in una mano: pelle gelatinosa attraverso la quale si intravedono vene nerastre e ossa ingiallite, occhi sporgenti, zanne affilate. Un qualche tipo di vampiro, così aveva detto Gnaalsia prima di scendere.  
"Finalmente, l'ora si appresta, il portale si apre- e voi cosa volete ora?"
— Bralkain.
  Mastro Bralkain sembra piuttosto irritato dall'essere stato interrotto, ma non aggressivo. Riconosce Lucian, ma capisce immediatamente che si tratta di un'altra versione di lui - e non sembra sorpreso al riguardo. Spiega brevemente che sta tentando di evocare delle creature dall'Abisso per ottenere più potere, e che preferirebbe parlare più tardi, a rituale concluso. Afferma inoltre che, nel suo mondo, Lucian è un vampiro fedele a Morte e che Dargan è un traditore: si dice che sia stato Lucian stesso a dargli la caccia e a ucciderlo per i suoi crimini, e che ad oggi se lo trascini dietro come non-morto sotto il suo controllo. Lucian stenta a credere alle sue parole.   Airi e Lucian si gettano su Bralkain per sottrargli la Chiave; Airi si taglia sui tubi affilati usati per raccogliere il sangue all'interno dell'artefatto a forma di cuore, e qualche goccia scivola all'interno. Nello stesso istante, un fischiettare allegro risuona nei corridoi del forte: è il Demonio Fischiettante, venuto a vendicarsi di Bralkain e a riprendersi il cuore che gli appartiene.  
Con un singolo colpo della sua picca, il Demonio uccide Bralkain. Poi si volta, divertito, continuando a fischiettare, e rivolge la picca verso coloro che lo circondano.   Scoppia il panico, ma alla fine si fa gruppo e si combatte. Ben presto diventa chiaro che, per liberarsi del Demonio, sarà necessario versare il suo sangue nella Chiave.   Per fare ciò Airi prova a colpirlo con la Chiave stessa mentre Lucian gli morde la spalla, sperando di raccogliere del sangue nella propria bocca - e rimanendo gravemente ustionato a causa dell'acido che ricopre l'immondo. Anche Davran accorre in aiuto, e per la prima volta riesce a evocare della luce dalla propria lama: la sua prima punizione divina.   Alla fine, tramite un gioco di passaggi e azioni avventate, mentre un portale si apre sempre di più alle loro spalle, la Chiave si sazia di sangue demoniaco e trascina il Demonio Fischiettante, con la Chiave stretta in mano, all'interno del portale. Entrambi scompaiono nell'Abisso.   Tutti scappano fuori, e scoprono che Dargan si è nuovamente fatto avvelenare dal tocco del Demonio Fischiettante: prova dolore atroce, tanto che riesce a malapena muoversi, e si accascia su Lucian. Immediatamente sia Cherry che Lucian tentano di curarlo, ma senza successo.   Nel panico, Dargan viene caricato su un cavallo, il monaco ferito e Laele vengono afferrati, e si corre verso le Nebbie più vicine con l'intenzione di tornare nelle Terre dell'Ombra per chiedere aiuto a Gondegal.   Non ci sono ombre rosse nelle Nebbie, né occhi di brace che sbarrano la strada. Con il fiato sospeso, il gruppo passa attraverso.  
  Il gruppo arriva dall'altra parte, nella Terra delle Ombre. Ormai quasi incosciente, Dargan chiama Lucian con il suo primo nome - Ika - e gli chiede cos'è accaduto. Commenta che non ha un tale mal di testa da quando si sono ubriacati con il vino del Re... Sembra aver recuperato le sue memorie, almeno in parte. Sembra anche star rapidamente peggiorando. Corrono verso la luce delle lanterne dell'accampamento... solo per scoprire che non c'è più nessuno. Al centro dell'accampamento deserto trovano una bandiera con un simbolo familiare: il falco rosso di Falkovnia.  
  Senza sapere bene cosa fare, decidono di mandare un sending a Gondegal nella speranza che lui sappia dar loro una direzione.  
"Siamo all'accampamento, sono tutti spariti. Conosciamo il colpevole. Abbiamo un ferito grave avvelenato, aiutaci e noi ti aiutiamo. Non basta la magia che abbiamo."
— Cherry a Gondegal.
"So dell'accampamento. Incontriamoci ai monoliti, Davran sa la strada. Ce lo siamo portato dietro da Falkovnia. Non importa cosa accada, il rituale va completato."
— Gondegal in risposta.
Data Rapporto
06 Mar 2022
Luogo Primario
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