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Sessione 14: Villa Piechota

General Summary

ASSENTE: Aurélien  
28 Neyavr
 
ll gruppo ricompare a Borca che è già tarda notte. I loro vestiti sono tornati quelli di sempre, e così il loro equipaggiamento. Sul simbolo sacro di Lucian è ricomparsa la profonda crepa che lo attraversa, come se la punta di una lama lo avesse intaccato.   Al vederlo, Firan sembra avere un moto di terrore e preoccupazione e porta istintivamente la mano al proprio medaglione. Controlla che sia integro, dando in parte le spalle al gruppo, poi lo infila sotto la camicia e fa finta di nulla, invitando gli altri ad avviarsi verso Levkarest. Dopo essere inciampato un paio di volte a causa del buio, decide che non vuole camminare ulteriormente e teletrasporta tutti davanti alla Locanda del Bocciolo di Rosa.   Una volta lì Firan dà a tutti la buona notte e afferma che il giorno seguente si dirigerà a Degravo, come aveva progettato prima che Cherry lo contattasse. Dice che, se ci sarà occasione, in futuro potranno collaborare di nuovo e che potrebbe essere una buona idea tenersi in contatto.   Prima di andare a dormire, Finnean e Airi si confrontano: Finnean conferma di aver parlato con Firan in mattinata, e che quest'ultimo gli ha dato una pista per la Spada d Arak. Dunque, presto si dirigerà verso un luogo senza sole chiamato Barovia. Secondo gli scritti di Van Richten il Conte Strahd von Zarovich, che governa Barovia, è un vampiro; Finnean afferma che gli starà il più lontano possibile, ma che proverà comunque a seguire questa pista.  
I due cugini si ritirano poi in una stanza vuota della locanda (Finnean scassina la porta con facilità) perché Airi vuole provare a togliersi la maschera e vedere cosa accade. Posizionandosi alle sue spalle, Finnean sgancia la maschera e la solleva nervosamente, pronto a rimetterla sul volto di Airi al minimo accenno di stranezza. Airi, di contro, non sente nulla inizialmente. Dopo una manciata di secondi gli occhi iniziano a pizzicarle, un fastidio che aumenta man mano che passa il tempo. Alla fine rimette la maschera, senza saper bene cosa pensare dei risultati di questo esperimento.   Concluso l'esperimento, Finnean afferma che si dirigerà immediatamente a Villa Piechota poiché gli è molto più semplice (e indolore) viaggiare di notte.  
  La mattina dopo, sotto il proprio cuscino, Airi trova un'altra poesia. Mentre fanno colazione e discutono della nuova poesia, la locandiera consegna loro una busta con le chiavi di Villa Piechota. Nessuno sa da dove provengano queste poesie, ma aleggia il sospetto che possa essere stata Airi stessa a scriverle in qualche modo. La calligrafia sembrerebbe la stessa, e ha sfumature femminili. Airi afferma che il suo tutore, un Ellefolk di nome Arlen, le leggeva poesie di tanto in tanto; ma Arlen è morto, quindi non sa cosa pensare.   Finito di mangiare, il gruppo fa le ultime compere prima di avviarsi fuori da Levkarest: provviste, e una mappa dettagliata di Borca per Harper. Escono dai Cancelli dell'Alba, e notano che man mano che si avvicinano alle mura la città diventa sempre più squallida e malmessa. Infine escono, attraversando un ponte sospeso al di sopra di un tratto paludoso dall'aria in qualche modo contaminata: il fango ha riflessi iridescenti, e gli occhi più attenti notano che sembra quasi respirare in certi momenti.  
  Dopo qualche ora di viaggio attraverso le campagne di Borca, il gruppo giunge in vista di Villa Piechota e si riuniscono con Finnean nel bosco adiacente. Gli allevatori intenti a pascolare le pecore lì vicino, dietro cortese compenso di Harper, raccontano che intorno alla villa girano alcune storie di fantasmi: quelli che entrano a rubare non ne escono più, e da qualche settimana a questa parte si sentono delle grida umane nel cuore della notte, provenienti dalla cripta al centro del labirinto di siepi. Più o meno nello stesso periodo hanno incominciato a scomparire persone dai villaggi vicini, e non se n'è saputo più nulla.   Dopo aver fatto un giro del perimetro nel pomeriggio, il gruppo aspetta il calare della notte per entrare. La casa è chiaramente abbandonata da alcuni anni, forse una decade al massimo, ma non sembra sul punto di crollare. Bussano al portone principale ma nessuno risponde, quindi entrano con le chiavi. Nel foyer ci sono tre cadaveri, due dei quali mostrano segni di tortura. Le ferite sembrano causate da una lama, e i bordi dei tagli sono anneriti come a causa di una qualche energia necrotica.   Ora sull'attenti, il gruppo prosegue: in un salotto trovano un altro cadavere in armatura, con la gola tagliata e le stesse strane macchie necrotiche attorno alla ferita. Entrando nella sala da ballo, scoprono un'altra mezza dozzina di cadaveri nelle stesse condizioni. Questi sembrano nobili minori, a giudicare dai vestiti; una coppia è stata spostata in modo che si tenessero le mani e si guardassero, come a voler comporre una macabra opera d'arte.  
In un salottino adiacente trovano, nascosta in un camino, una giovane halfling terrorizzata. Afferma di provenire da un villaggio vicino, ma che si è svegliata lì poche ore prima. Un uomo avvolto da una malevola luce verdastra le ha detto che avrebbe dovuto nascondersi nella casa, e al tramonto lui avrebbe iniziato a cercarla. Sopravvivendo fino all'alba, si sarebbe guadagnata la propria libertà.   L'Individuazione del Magico di Airi percepisce qualcosa: una creatura avvolta da un'aura necromantica si sta avvicinando. Subito dopo sentono dei passi, e l'uomo di cui la giovane halfling stava parlando compare sulla porta: è calvo, con il torace nudo coperto di tatuaggi verdastri che emanano un lieve bagliore, e un altro tatuaggio raffigurante un teschio sulla fronte. Invita il gruppo a scappare così da poterli inseguire, ma viene invece attaccato e respinto fuori dalla stanza.
  Lucian si scaglia a combattere corpo a corpo mentre gli altri mantengono una certa distanza. Nonostante le gravi ferite, l'uomo sprigiona un'ombra da uno dei propri tatuaggi sulle braccia e attacca Lucian, paralizzandolo con un solo fendente della propria lama. Il combattimento non procede tuttavia in suo favore, e il nemico viene sbalzato via verso un'apparente morte... solo per risollevarsi pochi istanti dopo, carne e scheletro che si sbriciolano a poco a poco lasciando solo un teschio avvolto da fiamme verdastre.   Il combattimento prosegue e il teschio viene distrutto nuovamente, ma non prima di aver danneggiato più o meno seriamente gran parte del party. Nel tentativo di farlo rimanere morto Lucian cerca di rompere, dietro consiglio di Airi, il frammento d'osso che ancora riporta il marchio verde a forma di teschio; tuttavia la spaccatura si rimargina in fretta e il nemico sorge ancora, con un corpo spettrale simile a quello di un fantasma e il teschio infuocato, simbolo che gli brilla sulla fronte.   Con fatica e tensione il gruppo riesce nuovamente ad abbatterlo. Questa volta Lucian tenta una punizione divina sui frammenti del teschio, e riesce a distruggerlo definitivamente: l'aura necromantica che fino a quel momento lo aveva avvolto infine si spegne.   Airi scopre un'aura magica tra le macerie, dove l'uomo è caduto per la prima volta: un ago cavo, lungo e nero, che sembra essere un oggetto magico. Verrà poi identificato come un ago per tatuaggi in grado di generare un tatuaggio magico, che Lucian richiede per sé.   Il gruppo si riunisce nel salotto privo di cadaveri, dove rassicura la halfling che il suo inseguitore è morto e che presto la accompagneranno fuori dalla villa. Decidono dunque di riposare brevemente per recuperare le energie prima di esplorare il labirinto di siepi e la cripta. Finnean si separa da loro, affermando che si occuperà dei corpi che hanno trovato nella villa.

Data Rapporto
06 Dec 2021
Luogo Primario
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