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Borca

Dominio del Desiderio e dell'Inganno

Mentre la chiatta mi trasportava sul fiume Luna, notai i colori delle foreste: non il rosso e l'arancione delle foglie che si trasformano, ma la corteccia degli alberi soffocata da licheni grigio-bluastri e il viola livido di funghi letali che luccicavano nell'ombra. I boschi borcani mostravano una sottile aura di malattia sempre in agguato.   Diverse ore dopo aver attraversato il confine ed essere entrati a Borca, incontrammo un minuscolo villaggio, poco più di un mulino e un approdo sul fiume. Quando ci avvicinammo, la ruota dell'acqua iniziò a girare e sollevò dal letto del fiume una catena spessa, ricoperta di melma, che si estendeva da una riva all'altra. I posti di blocco fluviali non sono unici di Borca, ma ne abbiamo attraversati non meno di quattro prima di raggiungere Sturben.   Ad ogni posto di blocco, rudi delinquenti vestiti nei colori di Borca remavano fuori per ispezionare le imbarcazioni. Questi miliziani si preoccupavano solo del manifesto di carico; il loro interesse per l'equipaggio e i passeggeri non andava oltre il rigonfiamento dei nostri portamonete. Dopo che ogni banda di gendarmi aveva riscosso il suo pedaggio, ci suggerivano inevitabilmente di fare ulteriori donazioni ai loro forzieri, assicurandoci che queste avrebbero finanziato pattuglie extra per combattere i sanguinosi briganti che predavano sul traffico fluviale. Altrimenti, non sarebbero stati in grado di garantire la sicurezza dei viaggiatori.   Una volta ottenuto il pagamento, la catena fu abbassata e continuammo il nostro viaggio. Quando sono sbarcata, chiesi al capitano se i guardiani del fiume erano sempre così efficaci nel cacciare i briganti.   Lui scosse la testa con disgusto e disse: "Sono loro i briganti". Così è Borca.
— Le Gazzette dell'Apocalisse.

Geografia

Borca gode di rigogliose foreste, scenici paesaggi collinari e pittoresche montagne. Ovunque si guardi, la natura di Borca sembra a malapena domata dalla mano umana: piccoli villaggi, spesso annessi e funzionali alle ville della nobiltà di Borca, e tre città principali sono tutto ciò che emerge dalla vegetazione. La zona orientale è molto più popolata rispetto a quella occidentale e, si dice, meno pericolosa.   Tre città sono degne di nota: Levkarest, la capitale e sede del governo da sempre patria della famiglia Boritsi, Lechberg, da sempre governata dalla famiglia Dilisnya, e infine Sturben, che tenta disperatamente di rimanere neutrale nell'infinito conflitto tra le due famiglie più potenti di Borca.

Localized Phenomena

Sparse per Borca ci sono le così chiamate "Bocche dell'Inferno": degli imprevedibili geyser e crateri di acqua bollente ricca di minerali, spesso individuabili ad occhio per via dei sedimenti solforosi e alle formazioni di roccia somiglianti a cera sciolta, che solitamente si formano attorno all'apertura. Questi rigetti naturali possono essere trovati ovunque, anche in cima alle colline o sul fondo dei fiumi. Alcune Bocche dell'Inferno esplodono a intermittenze regolari, cosa spesso conosciuta dai locali. Altri possono risultare imprevedibili.   Questa abbondanza di acqua calda ha ovviamente attirato la presenza umana; ad oggi, non è raro che anche un piccolo villaggio possa godere delle sue terme private.

Storia

Nel 711BC Ivana Boritsi uccise (o così si mormora) sua madre Camille ed ereditò da lei il governo di Borca - condividendolo con suo cugino, Ivan Dilisnya.   Ad oggi, 750BC, Ivana non è invecchiata di un giorno mentre suo fratello minore Sulo (che ha e dimostra ormai più di sessant'anni) governa a capo del Parlamento di Levkarest a Marsav Hall.   Ivan, invece, sembra essere caduto malato di recente. Suo nipote Petre Dilisnya ha preso le redini di Lechberg, e da lì governa la zona occidentale di Borca.
Una mappa di Borca, Dominio dei Desideri e dell'Inganno.
 
"Per tanto colui che in uno principato non conosce e' mali quando nascono, non è veramente savio."
— Niccolò Machiavelli, "Il Principe".

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