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Sessione 20: Attraverso il Portale

General Summary

6 Dekavr
 
Nella bisaccia del corvo caduto, ora umano, vi sono quattro lettere: due di carta semplice, una di carta di cotone profumata di mare, e una in pergamena rossa. Sono rispettivamente per Lucian, Cherry, Aurélien (chiamato "Gauthier" sull'esterno della lettera) e Harper.   Mentre i quattro approfittano di una pausa dalla marcia per leggere le loro lettere, Airi perquisisce il corpo: oltre a del denaro, trova un medaglione d'argento a forma di sole con una gemma rossa incastonata al centro, simbolo accertato dei Custodi della Piuma, e cinque sacchettini di velluto di diverse dimensioni e consistenze.   Aurélien sembra contrariato dal leggere la sua lettera, la stropiccia tra le mani prima di metterla via. Sollevando lo sguardo, assiste assieme agli altri a un evento senza precedenti: Lucian sta sorridendo.  
"Immagino sia superfluo farti sapere che il tuo "ingombrante amico" sia al sicuro."
— Cherry a Lucian, dopo aver letto la propria lettera.
  Cherry ha ricevuto anche un barattolino di pittura densa e cremosa: lo mostra agli altri ma non commenta a riguardo. Di contro, Harper sembra intrigata dal contenuto della propria lettera, e afferma che più tardi ne parlerà al gruppo.   Ripreso il viaggio, i sacchettini di velluto vengono mostrati a Lucian e Cherry, a capo alla carovana: ci sono cinque oggetti molto diversi, che vengono ipotizzati essere Talismani delle Nebbie. Un lembo di veste rossa, una fiala d'acqua lievemente opaca la cui sfumatura è difficile distinguere nel buio della notte, una scarpetta di cristallo, un pezzo di carne marcia ed essiccata, e uno stemma raffigurante un corvo che vola di fronte alle torri di un castello.   Tornando a concentrarsi sulla propria missione, il gruppo procede la breve marcia attraverso la foresta e arriva al forte abbandonato. Dei coboldi li lasciano entrare e i civili vengono diretti da Gondegal, che ha aiutato il Basilisco a erigere un cerchio di teletrasporto. A piccoli gruppi i civili vengono fatti passare attraverso. Gondegal si guarda intorno, apparentemente nervoso all'idea che non sia accaduto nulla di più grave di un agguato, ma una volta che tutti i civili sono stati fatti passare invita il gruppo a raggiungerlo al centro del cerchio.   Una luce gialla avvolge in presenti mentre lo scenario tutt'attorno a loro cambia: la pietra del forte diventa erba, le pareti scompaiono per lasciare il posto ad un anello di monti che circonda una radura circolare nascosta nel cuore delle montagne.  
Ad aspettare lì c'è la moglie di Gondegal, Helva Vladinova, che viene abbracciata con slancio non appena entra nella sua visuale. Tuttavia rimprovera il marito, affermando che non deve distrarsi fino a che non saranno tutti al sicuro nelle Terre dell'Ombra. Gondegal acconsente, e insieme iniziano a raggruppare i civili per farli muovere verso est, attraverso una stretta gola tagliata a metà dalle Nebbie.   I coboldi si congedano. Rupi saluta il gruppo, augurando loro buona fortuna, mentre Gondegal e il Basilisco si salutano più formalmente. Dopodiché, il gruppo di coboldi rimasti si dirigono nella direzione opposta, di nuovo nel cuore di Falkovnia.   Trascinandosi dietro Stefan e i tre prigionieri, assieme alla settantina di civili, Gondegal ed Helva spingono per attraversare le Nebbie. Nonostante alcuni cedano alla paura e scappino all'ultimo momento, la maggior parte attraversano il muro bianco che si estende a vista d'occhio. Da lì, inizia il pellegrinaggio verso le Terre dell'Ombra.  
  Il gruppo riemerge in una foresta oscura. Sopra le loro teste il cielo è completamente nero: nessuna stella, neanche il minimo accenno della luna. L'unica fonte di luce sono le torce e le lanterne che Helva e Gondegal stanno distribuendo.   Esausti e quasi prossimi al collasso, i profughi si avventurano nella Foresta Fantasma, così chiamata da Gondegal. I ranghi vengono tenuti compatti, poiché a sentire i paladini la Foresta è infestata dai ghoul, tuttavia niente e nessuno si palesa per attaccare. Dopo alcune ore di sfiancante marcia, finalmente chi è a capo scorge della luce filtrare dagli alberi in lontananza: sembra esserci un accampamento.   L'accampamento è composto da edifici semi-permanenti di legno e pellicce, e un paio di dozzine di persone sembrano abitarlo. Il secondo in comando, Garik Shadowstepper, si avvicina a Gondegal per accoglierlo e afferma che andrà immediatamente a chiamare il Lupo Rosso. Nel frattempo, gli altri membri del Branco si occuperanno di sistemare i rifugiati alla meno peggio: è piuttosto chiaro che nessuno si aspettava l'arrivo di così tante persone e nessuno sa bene dove posizionarle.   Stefan viene cacciato ai confini del campo, e Lucian viene dichiarato diretto responsabile per ogni sua mossa. I tre prigionieri, invece, vengono legati a un palo in bella vista dopo essere stati perquisiti e disarmati.   Ricordandosi di avere il libro degli incantesimi della maga, Airi lo consegna ad Aurélien che lo accetta volentieri pur affermando di non possedere l'inchiostro per copiarli al momento.  
Il Lupo Rosso raggiunge Gondegal, salutandolo con uno stretto abbraccio. Sembra sorpreso di vederlo così presto, e vagamente esasperato dal numero di rifugiati che Gondegal gli ha portato. Il Lupo Rosso, il cui vero nome è Irwyne Wolfe, indossa un'armatura di acciaio rosso e porta capelli e barba incolti, pur mantenendo il suo fascino da paladino. Anche lui è un membro dei Cavalieri delle Tenebre, e dunque indossa il distintivo mantello nero e oro.   Ben presto Irwyne e Gondegal si appartano per discutere, e né Airi né Harper esitano ad origliare la conversazione: Irwyne rivela che sua moglie Nadia gli ha appena detto di aspettare un bambino, e dunque vorrebbe che Gondegal non lo scegliesse per il misterioso rituale che dovrà svolgersi durante il Solstizio d'Inverno. Gondegal acconsente, ancor di più poiché entrambi sospettano che il bambino in grembo a Nadia potrebbe essere il Guerriero della Luce a cui si riferiva una non meglio specificata profezia Vistana, nato da una donna pura di cuore e da un cavaliere valoroso. Irwyne afferma di voler proteggere il futuro Guerriero a costo di ogni altra cosa, poiché il futuro di Nidala dipende da questo.  
"Andiamo Irwyne, sono anni che ti prepari ad addestrarlo... ora sai che dovrai anche crescerlo. Ti toglie il doverlo cercare per tutte le Terre dell'Ombra, sicuramente."
— Gondegal
  Conclusa la conversazione con Gondegal, il Lupo si rivolge al gruppo e si presenta, accogliendoli nel campo. Chiama poi Davran, un giovane membro del Branco, per star loro dietro mentre si sistemano.   Prima che se ne vadano, Gondegal si avvicina per consegnare loro le pagine della Gazzetta dell'Apocalisse. Quando gli viene chiesto dove potrebbero trovare altre pagine, Gondegal risponde che l'Ordine dei Guardiani normalmente si occupa di recuperare tali oggetti e tenerli al sicuro da chi potrebbe usarli a sproposito; tuttavia, non sono il genere di società che condivide ciò che proteggono.   Lucian gli chiede anche se è in grado di riconoscere i possibili Talismani, e Gondegal identifica lo stemma: si tratta dello stemma della casata Von Zarovich, che governa Barovia. Harper ipotizza che la stoffa rossa potrebbe essere un Talismano per Hazlan, mentre Lucian stesso riconosce l'acqua nella fiala come l'acqua ambrata delle terme di Nevuchar, a Darkon.  
  Una volta sistemati per la notte all'interno della cupola magica creata da Aurélien, il gruppo si riunisce e le pagine della Gazzetta dell'Apocalisse vengono lette.   La reazione generale è confusione, seguita da preoccupazione e rabbia da parte di Lucian, che strappa le pagine; ma, come anticipato da Gondegal, sono impossibili da distruggere. Lucian tenta di dare contesto a quanto letto e spiegare agli altri a cosa si riferiscono le pagine, ma non riscontra un grande successo.  
"Devo ammettere che sembra tutto molto confuso, nonostante la tua spiegazione."
— Airi rivolgendosi a Lucian.
  Cambiando discorso, Harper parla della lettera che ha ricevuto dal suo mentore: le è stato chiesto di trovare Sennet le Monte, un mago straniero che ha rubato qualcosa al sovrano di Hazlan, Hazlik. Riconoscendo il cognome, Harper stessa collega l'uomo con una vecchia conoscenza che tutti loro hanno incontrato a Borca: Saandra le Monte. Non sapendo dove possa trovarsi Sennet al momento, la missione viene messa da parte.   Di contro, Lucian propone al gruppo di recarsi a Darkon. La sua proposta viene accettata facilmente e senza proteste, con grande shock e disorientamento dell'ex-paladino che era stato pronto a convincere i suoi compagni in ogni modo possibile.   Il piano è ora ottenere un Talismano per poter tornare nella Terre dell'Ombra e incontrare il membro del Cerchio che saprà portare il gruppo a Mordent, dove intendono incontrare il Dottor Van Richten. Esausti e con la mente piena di nuove informazioni e progetti per il futuro, tutti si coricano per riposare.  
  Al risveglio, le ragazze - Airi, Cherry e Harper - trovano la stessa poesia ripetuta tre volte. La cosa genera un moto di esasperazione ma anche una certa preoccupazione, poiché la cupola di Aurélien doveva fornire una certa protezione. Chiaramente non è stata abbastanza per tenere lontano chiunque stia lasciando queste poesie.  
Il gruppo viene nuovamente raggiunto da Davran, che li conduce ai fuochi principali del campo per pranzare. Davran afferma che Gondegal partirà a breve per Villa Tergeron, come è dovere annuale del leader dei Cavalieri delle Tenebre, per contrattare con il mago Morgoroth e procurarsi degli ingredienti necessari al rituale del Solstizio. Questa operazione potrebbe richiedere giorni ma anche settimane, ed essendo di vitale importanza Gondegal sta partendo con largo anticipo.   Cherry e Harper notano qualcosa di strano: gli altri membri del Branco rivolgono sguardi obliqui verso Davran, e il ragazzo viene generalmente evitato o ignorato. Tuttavia, non menzionano la cosa al diretto interessato, che ignora gli sguardi e non commenta.   Mentre il gruppo sta mangiando, Aurélien viene avvicinato da una donna in una bella tunica verde foresta: si presenta come Maureve Spellweaver, la maga del Branco, e offre di scambiarsi conoscenza magica. Aurélien afferma che lo farebbe volentieri, ma non avendo inchiostro per copiare gli incantesimi sarebbe piuttosto inutile per entrambi. Maureve replica che solo pochi luoghi hanno inchiostro: potrebbe tentare di trovarlo a Nidala, intorno al forte di Elena Faith-Hold, ma è un luogo pericoloso. In alternativa, alle volte qualche Cavaliere delle Tenebre le porta dell'inchiostro per i suoi incantesimi. Con niente di fatto, Maureve si allontana nuovamente bisticciando con altri membri del Branco.   Durante il pranzo, Davran racconta la sua storia: era figlio di semplici legnaioli, tuttavia la sua intera famiglia è stata bruciata nella loro stessa casa poco più di un anno fa dalla signora di Nidala, Elena Faith-Hold. Afferma che Elena Faith-Hold era un tempo una guerriera del bene, una paladina che combatteva e distruggeva il male ovunque andasse. Tuttavia ora è diventata incapace di distinguere il male dal bene, e distrugge tutto ciò che le si para davanti. Davran è stato trovato da dei membri del Branco e assorbito nei loro ranghi. Partecipa volentieri alla guerriglia contro Elena, e desidera unirsi al Cerchio... tuttavia teme che il suo odio accecante per Elena Faith-Hold e il suo desiderio di vendetta possano impedirgli di entrare a far parte dei Cavalieri delle Tenebre.   Incuriosito, chiede ad ogni membro del gruppo cosa li spinge ad andare avanti, e ognuno dà la propria risposta.   Lucian ha qualcuno a cui tornare, qualcuno da proteggere. La sua motivazione è l'amore.   Airi vuole scappare da qualcuno, nascondersi. La sua motivazione è la paura.   Aurélien vuole esplorare, scoprire ciò che c'è al di fuori della sua casa. La sua motivazione è la curiosità.   Harper va avanti per dimostrare che può farlo. La sua motivazione è la testardaggine.   Cherry vuole scoprire le sue origini e trovare suo padre. La sua motivazione è la curiosità.   Dopo aver commentato le motivazioni di ognuno, affermando che siano certamente migliori della propria, Davran commenta che un Cavaliere delle Tenebre di nome Rohmer gli aveva posto la stessa domanda un anno prima quando aveva incontrato per la prima volta i membri del Cerchio. Racconta che, in occasione del Solstizio d'Inverno, Cavalieri vecchi e nuovi si erano riuniti per il pellegrinaggio a Nidala e per compiere un rituale molto importante.   Davran afferma infatti che nel cuore della Terra dell'Ombra si annida un'entità dalla malvagità devastante, che controlla l'intera Foresta Fantasma e i ghoul che si aggirano in essa. Questo demonio viene chiama l'Ebonbane, e ogni anno quattro paladini del Cerchio entrano nella Magione Shadowborn per assicurarsi che rimanga intrappolato lì. Altrimenti, potrebbe liberarsi nel giro di un anno o due e consumare prima la Terra dell'Ombra e poi tutto ciò che c'è al di là.   Lo scorso anno dei quattro che erano entrati solo Rohmer è tornato, gravemente ferito.  
  Dopo pranzo, Lucian riesce a intercettare Gondegal prima che parta e gli chiede un Talismano per tornare alla Terra dell'Ombra. Gondegal afferma che normalmente non danno via Talismani del genere per evitare che i loro nemici possano appropriarsene, tuttavia è disposto a fare un'eccezione se il gruppo farà qualcosa per lui: desidera che uccidano un unicorno oscuro e attirino l'attenzione dell'unicorno corrotto Addar, che vive nella Foresta Fantasma.   Addar era un tempo un unicorno nobile, un guardiano della natura, ma è stato corrotto dalla propria arroganza e portato al male. Ora funge da guida a coloro che intendono attraversare la Foresta Fantasma, tuttavia chiede come tributo il cuore di un membro della sua progenie immonda: gli unicorni oscuri.   Dopo averne parlato con gli altri, la missione viene accettata. Non solo: vedendo Davran volenteroso e voglioso di rendersi utile, Lucian gli offre di accompagnarli. Il ragazzo accetta immediatamente, e si prepara a guidarli attraverso la Foresta Fantasma.
Data Rapporto
17 Jan 2022
Luogo Secondario
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Poesia trovata da Airi, Cherry e Harper:

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