Graffias

Graffias è una città costruita sulle pendici del monte Golan e bagnata dal lago Namash. Il suo stemma raffigura due colonne di pietra ed è un'immensa potenza economica e finanziaria grazie alla sua industria e al sistema bancario Ganium Jiddan.

Industry & Trade

Una sartoria che produce vestiti terribili e costosi. Si dice che possano proteggere dalla peste e dal miasma del lago Namash
Acciaieria: i grefi sono famosi per la loro lavorazione dei metalli tanto che le armi grefe competono con quelle qudre in termini di qualità e di pregevolezza (un quartiere interamente dedicato alla lavorazione del ferro, dove si possono trovare numerosi fabbri e fornaci che producono strumenti, armi e decorazioni in ferro battuto)

Points of interest

Grande Accademia di Ibn Selim. All'interno dell'accademia viene custodita gelosamente una vasta collezione di manoscritti, libri rari e antichi, e mappe che rappresentano un tesoro culturale per la città. La biblioteca è gestita da un gruppo di eruditi e bibliotecari altamente qualificati, che curano e catalogano le opere in modo meticoloso.
Moschea dei Sette Veli: Una grande moschea che si dice essere stata costruita sulle macerie del tempio di Salomone.
Giardini Grefi: Dove la città viene baganta dal lago Namash sorgono vasti giardini pubblici popolati da pappagalli, giraffe, zebre ed altri animali esotici. Nella parte opposta ai giardini, paludosa e difficilmente accessibile, proliferano zanzare, alligatori e serpenti; uno dei maggiori fastidi della città.
Il Mercato delle Spezie: Un labirinto di bancarelle e negozi che vendono ogni tipo di spezia, profumo ed essenza, molti dei quali importati dalle Terre Lontane.
Piazza del Giusto: al centro della piazza sorge un'antica statua chiamata "il Giusto". Si dice che, quando due mercanti non riescono a mettersi d'accordo su una trattativa, basta recarsi presso la statua del Giusto e poggiare una gobba d'oro dopo l'altra nel palmo della sua grossa mano d'ottone. Quando la statua chiude la mano a pugno significa che il Giusto è soddisfatto e che la trattativa va conclusa per quella cifra.
Piazza degli Elefanti: una piazza in cui è possibile acquistare elefanti di tutte le taglie e di tutti i colori, dal bianco albino al nero ebano. Gli elefanti grefi sono particolarmente intelligenti e docili, in grado di apprendere e svolgere compiti con facilità.
Sentiero delle Sorgenti: Un lungo percorso sulle pendici del monte Golan che porta fino alle sorgenti dei fiumi immissari del lago Namash. Un tempo si potevano trovare anche potenti Geyser, attivabili lanciandoci una pietra dentro. Tuttavia i turisti han lanciato talmente tante pietre che ormai i Geyser sono bloccati. Scavata nella pietra si trovano anche le terme Il Fenicottero; il bagno pubblico più vaso e sfarzoso del regno.
Casa degli Specchi: Un edificio con muri rivestiti di specchi e cristalli, situato sulla piazza principale della città. Si dice che la casa sia stata costruita da un ricco mercante per riflettere la bellezza della città e delle persone che la abitano. All'interno della casa si trovano principalmente sale di prostituzione e gioco d'azzardo, frequentate da commercianti e banchieri.
Osservatorio Lunare di Ibn Selim: costruito sulla cima del monte Golan e visibile da ogni angolo della città.
Teatro delle Ombre: dove si esibiscono artisti di strada che utilizzano delle lanterne e dei fogli di carta per creare spettacoli di ombre cinesi

Tourism

Falò delle Vanità: Nella piazza della Moschea dei Sette Veli si tiene una celebrazione annuale nella quale gli abitanti di Graffias sono invitati a buttare nel Falò delle Vanità i loro beni più preziosi (quadri, stoffe, gioielli, ecc...).
Si trovano persone di tutti i tipi, alcuni fanno grande sfoggio delle loro ricchezze bruciando beni inestimabili, altri gettano nel falò tutti i loro beni, compresi i vestiti che indossano, altri ancora buttano rifiuti e cianfrusaglie.
Villa del Simposio: Dove gli intellettuali grefi trascorrono buona parte della giornata a litigare con altri intellettuali grefi. Per accedere alla Villa del Simposio è necessario [...]