Osmann Al Rashid

Sultano di Antares: Osmann VIII Al Rashid

Physical Description

Body Features

Ultimamente è molto malato, soffre di diabete mellito di tipo 2, e per via delle sue abitudini alimentari una gamba sta andando in necrosi. Intende contattare un vecchio e leggendario yogi che conobbe da ragazzo. [Tuttavia Giddgiddom è morto da tempo e le uniche persone a conoscenza dei suoi segreti sono i suoi allievi]

Mental characteristics

Personal history

Osmann fu il figlio più giovane del grande Bor Al Rashid, Conquistatore del Sud.
Quando finalmente le interminabili contrattazioni fra harem, visir, emiri, jinn, imam, Qadì, giannizzeri e grandi mercanti si conclusero Osmann venne selezionato come degno successore e, quello stesso giorno, tutti i suoi 11 fratelli furono messi a morte e strangolati con una corda d'oro.
[...]
Sentendosi indegno del trono paterno regnò facendo sempre molto affidamento al suo Visir .
Si preoccupò particolarmente di lasciare al suo posto un Sultano capace e potente come ai tempi furono Bor, Bilu e Salomone. Conseguentemente ripudiò alla nascita il suo primo figlio perchè portatore di una leggera deformità alla mano, chiaro segno di sventura.
Ordinò quindi al suo oniromante di corte, rettore dell'università antera, di fornirgli un figlio che fosse un perfetto uomo e politico.
[...]
Del compito si occupò Laio ibn Bakkar, uno dei migliori professori di scienze politiche del regno.
Laio trovò e istruì Mansur Qadim, un bambino di 6 anni sopravvissuto ad un incendio (ottimo segno), che Osmann prese ad amare fin da subito.
[...]
Col passare degli anni tuttavia Mansur non mostrò alcuna dote per la professione politica; era troppo quieto, sensibile ed ingenuo per il ruolo che avrebbe dovuto ricoprire. Più che un sultano sembrava un derviscio, un sacerdote o un filosofo. E questo non fece altro che alimentare dubbi e insoddisfazioni nel cuore di Osmann.
Il sultano iniziò a criticare il lavoro di Laio e dei suoi collaboratori, poi si mise lui stesso a dare lezioni al ragazzo, spesso mentre era ubriaco.
[...]
Durante una delle lezioni di Laio, il djinn Al Jafar si presentò ai due in veste di [...] e, segretamente, propose loro di fuggire da palazzo.
[...]

Failures & Embarrassments

Prima di Harun al Rashid una sua amante partorì un figlio deforme e Osmann decise di disconoscerlo.
Lo affidò a dei servi perchè se ne sbarazzassero e prontamente si dimenticò della sua esistenza.
Molto tempo dopo Laio sarebbe andato alla ricerca di quel ragazzo per istruirlo e piazzarlo sul trono.

Mental Trauma

Osmann, per via della sua tarda nascita e del trauma di vedere i suoi 11 fratelli strangolati davanti ai suoi occhi, ebbe sempre una mente fragile e vulnerabile.
Ha paura dell'acqua perchè, mentre era bambino, suo padre Bor lo gettò nel fiume Dromedan durante una delle sue sfuriate da ubriaco. Da quando Osmann prese il potere fece cementificare tutte le piscine del palazzo. Detesta farsi il bagno e per questo preferisce ricorrere a creme e profumi.

Personality Characteristics

Motivation

L'obiettivo di Osmann è di istruire il figlio Harun personalmente per renderlo un suo degno successore.
Desidera guidare il suo esercito un'ultima volta prima di morire. Tuttavia il grande mago ibn Selim ed il visir Cemali Mehemed Pascià stanno cercando di ostacolarlo e temporeggiare il più possibile.
Ha commissionato un grosso libro di miniature col quale vengono raffigurate tutte le sue gesta. [quest con i miniaturisti, il mio nome è rosso]

Social

Contacts & Relations

Da ragazzo fece la conoscenza del Grande Maestro Yogi Gidgiddom, che lo aiutò nell'affrontare i suoi attacchi epilettici

Family Ties

Osmann è un Al Rashid, i membri di questa famiglia hanno la peculiare caratteristica di non conoscere mezze misure.

Current Location

Palazzo del Sultano

Ethnicity

Antero

Year of Birth

1259 72 Years old

Children

Gender

Maschio

Eyes

Neri

Hair

Bianchi, solo sulle tempie, corti

Skin Tone/Pigmentation

Scura, poco curata per appartenere ad un sultano

Height

1,58 m

Weight

55 kg

Quotes & Catchphrases

"Tu sei un inganno, sei la mia malattia, uno spettro. Sei l’incarnazione di me stesso, ma solo di una parte di me… dei miei pensieri, dei miei sentimenti, di quelli vili e inutili" - Osmann ubriaco mentre parla allo specchio
"Mio figlio Harun aveva cominciato a pregare molto presto, osservava con devozione le varie icone della Luce, e teneva con sè una statuetta di Khmeora, e mentre pregava non lasciava entrare nessuno in camera sua. 'Ora glielo faccio passare io tutto questo misticismo', pensai. Entrando nella sua stanza gli dissi, ‘Vedi, vedi questa tua iconcina? Ecco, ora io te la levo. E osserva bene, tu credi che sia miracolosa, e invece adesso ci sputo sopra davanti ai tuoi occhi, e non mi succederà assolutamente nulla…’. Quando mi vide, ‘Dio mio’, pensai, ‘adesso mi ammazza’; lui invece si alzò di scatto, batté le mani, si coprì il viso, fu preso da un sussulto e cadde a terra come se sfosse svenuto..."

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