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Nato dalle ceneri di un antico popolo di magia che parlava con le divinità attraverso il fuoco, si narra che quell'antico popolo fosse in grado di predire gli eventi, le pioggie, usavano le foglie per disegnare segni, le foreste erano i loro templi, erano conoscitori degli animali, e producevano suoni attraverso strumenti fatti di legno e di pelle. Noi, ora, rinati, siamo un popolo giovane, di guerrieri assetati di territori, desideriamo riportare il lustro e le gesta degli antichi. Il popolo è governato da una regina, che comunica direttamente con gli antenati. I sacerdoti hanno il compito di ritrovare l'allineamento con le antiche divinità, ad oggi ne sono state ripescate tre: Udo, dio maschile della guerra, Faie dio femminile del cibo, Era dio maschile delle pioggie. Il popolo è diviso in cinque comunità, come sono attualmente i villaggi, per ogni comunità c'è una figura responsabile dell'approvigionamento del cibo, delle costruzioni e dell'igiene del villaggio, mentre le truppe sono comandate dalla regina. Abili conoscitori del fuoco, lo usiamo oltre che per la cottura del cibo, per purificare i nostri rituali, per accerchiare alcuni animali, per riscaldarci, nelle operazioni militari è sempre presente, per sterilizzare e per comunicare, I nostri sacerdoti hanno individuato tre tipologie di fuochi, ad oggi vè né sono sempre di accesi presso i nostri templi.